Nal 2030 nell’Unione europea scattano i nuovi parametri per la qualità dell’aria, meno rigorosi rispetto a quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La qualità dell’aria che respiriamo è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra salute. La quantità di sostanze inquinanti presenti al suo interno derivanti in gran parte dalle attività antropiche rischia di minare la sua salubrità. Non solo, se le concentrazioni di tali sostanze inquinanti superano le soglie di riferimento possono diventare dannose, in particolare per l’apparato respiratorio, e avere impatto anche sull’ambiente e sugli ecosistemi. Con questo widget cerchiamo di darvi le previsioni e le informazioni che vi servono per capire se è il giorno giusto per uscire, fare attività fisica o sport. Oppure se è meglio aspettare che vento e pioggia riportino la situazione a livelli accettabili.
Per ciascun inquinante, le previsioni realizzate in collaborazione con 3bmeteo.com, prendono in considerazione le concentrazioni nell’aria nelle varie fasi del giorno e, in base a tali valori, si associa uno stato della qualità dell’aria. Un indice di sintesi fornisce un’idea della qualità globale dell’aria tenendo conto globalmente della situazione di tutti gli inquinanti monitorati.
Gli inquinanti monitorati sono il particolato sospeso (PM10 e PM25), ossia l’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria, e i gas ossidi di azoto (NOx), Ozono (O3), Monossido di Carbonio (CO) e Biossido di zolfo (SO2). Le origini di questi inquinanti nelle aree urbane è da ricondursi in prevalenza a lavorazioni industriali, come fonderie, cementifici, inceneritori, ma anche impianti di riscaldamento ed emissioni causate dai gas di scarico dei veicoli, in particolare quelli con motore diesel.
Il particolato atmosferico è uno degli inquinanti monitorati con maggiore attenzione nei grandi centri urbani in quanto spesso, in particolare nel periodo invernale, vengono superate le soglie di allerta. Concentrazioni medie giornaliere superiori ai 25 µg/m³ indicano un degrado della qualità dell’aria, valori medi superiori ai 50-75 µg/m³ indicano situazioni di criticità.
Nal 2030 nell’Unione europea scattano i nuovi parametri per la qualità dell’aria, meno rigorosi rispetto a quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Un anno con qualche luce e molte ombre. Così Legambiente descrive il 2023 nello studio Mal’aria di città, sull’inquinamento atmosferico in Italia.
Per la prima volta da più di un decennio, l’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha inasprito le regole sulla qualità dell’aria.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I paesi del Golfo colpiti da un evento meteorologico estremo. Dubai sommersa, almeno 18 morti nell’Oman, disagi anche in Qatar e Bahrein.
I popoli indigeni festeggiano: le balene hanno ottenuto lo status di persone giuridiche. Si riuscirà a così a proteggerle?
Il comune di Cantiano è stato travolto dalle alluvioni nelle Marche del 2022. Dopo un anno e mezzo, ne paga ancora le conseguenze. Ne parliamo col sindaco.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.