La siccità è già grave in Europa settentrionale e orientale

La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.

L’Europa settentrionale e orientale sta fronteggiando un’inquietante ondata di siccità, che sta colpendo un’enorme porzione territoriale del continente. L’area nella quale le precipitazioni sono state estremamente scarse va infatti dalla Grecia a sud, alla Finlandia a nord, fino ad estendersi a buona parte della Russia, passando per Austria, Polonia, Lituania, Svezia, Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia, per arrivare alla Turchia.

“Una siccità che sorprende per durata ed estensione”

“Si tratta – ha osservato Simon Mittelberger, climatologo di Meteo France, parlando al quotidiano francese Le Monde – di una siccità che sorprende per la durata e l’estensione. Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Germania settentrionale, Polonia e Regno Unito sono tra le nazioni più colpite”. In particolare sul territorio danese, tra marzo e aprile la scarsità di precipitazione è considerata “eccezionale”: l’Istituto di meteorologia della nazione scandinava parla di un totale di 63 millimetri: soltanto in sette casi dal 1874 ad oggi si sino registrati dati peggiori.

Allo stesso modo, nel Regno Unito la primavera è stata la meno piovosa da oltre un secolo. Le regioni di Londra, dell’Hampshire, di Manchester, Lancaschire e Yorkshire hanno vissuto settimane consecutive di assenza totale di precipitazioni. Tanto che l’Agenzia britannica per l’ambiente ha chiesto alle compagnie che gestiscono le risorse idriche di attrezzarsi fin da ora per tutelare le riserve, e ha lanciato appelli alla popolazione a limitare da subito i consumi.

Un mezzo agricolo nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, regione colpita da una forte siccità
Un mezzo agricolo nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, regione colpita da una forte siccità © Jens Büttner/picture alliance/Getty Images

In Inghilterra e Galles riserve già ai minimi

In particolare in Inghilterra il mese di marzo è stato il meno piovoso dal 1961 e ad aprile è scesa la metà della pioggia che normalmente è attesa. Di conseguenza, gli agricoltori sono stati costretti a cominciare a irrigare i campi in anticipo per la stagione. Riducendo così le riserve, che soprattutto nelle aree settentrionali sono ridotte già ai minimi (in alcuni territori i dati sulle precipitazioni sono i più bassi dal 1929). E già si producono i primi incendi.

Nel Galles la situazione non è più rosea, secondo quando indicato dal Centre for ecology and hydrology, con i livelli dei fiumi Dee, Conwy e Wye già particolarmente bassi. Catherine Sefton, che lavora presso l’istituto di ricerca, ha spiegato all’emittente Bbc: “A meno che le precipitazioni non dovessero aumentare sensibilmente alla fine della primavera e all’inizio dell’estate, occorrerà fronteggiare situazioni inquietanti sulle riserve, nonché impatti sull’agricoltura”.

In Germania la siccità peggiore dal 1931

Nei Paesi Bassi sta per essere battuto il record di siccità che risaliva al 1976. A marzo sono scesi infatti 6 millimetri di acqua, contro i 53 attesi) e ad aprile e maggio, per ora, le piogge sono state praticamente assenti. In Germania, il servizio meteorologico Dwd ha fatto sapere che una situazione simile non si verificava dal 1931. Nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, zona agricola, la situazione è già allarmante: “Mancano fino a 100 litri di acqua per metro quadrato in tutta la regione”, ha dichiarato il ministro locale dell’Agricoltura, Till Backhaus.

Allo stesso modo, in Svezia, il Servizio di ricerca geologica ha diffuso un’allerta sulle falde acquifere, i cui livelli sono “ben inferiori al normale per la stagione e risultano in rapido calo. Non siamo in grado di dire a quali quote di arriverò alla fine dell’estate, poiché dipenderà dalle precipitazioni nei prossimi mesi, ma possiamo constatare un pessimo punto di partenza”.

Una situazione alla quale si affiancano, tra l’altro, condizioni di segno diametralmente opposto nell’Europa meridionale, con numerosi episodi piovosi che si sono concentrati sulla Spagna, l’Italia e il sud della Francia.

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