La Svezia offre sussidi per chi compra una e-bike

Chi acquista una e-bike entro il 2020 ha diritto a un sussidio del 25 per cento, grazie all’impegno di un’associazione di ciclisti svedese.

La Svezia potrebbe vedere un boom di vendite di e-bike nei prossimi tre anni, grazie ai sussidi stabiliti dal governo e al lavoro svolto da un’associazione ciclistica svedese. Il budget statale per il 2018 prevede uno sconto del 25 per cento per le e-bike vendute fino al 2020. Un’iniziativa che potrebbe trasformarsi in un successo per lo sviluppo del settore in Svezia, rendendo questo Paese un riferimento per gli altri paesi europei.

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In foto da sinistra troviamo Tomas Grönqvist di Cycleeurope, il ministro dell’Ambiente Karolina Skog, il ministro delle Finanze Per Bolund, il presidente di Cykelfrämjandet Lars Strömgren, Mats Porle di Livelo cargo bikes. © ecf.com

Cykelfrämjandet (letteralmente: La promozione della bicicletta) è membro della Federazione europea dei ciclisti (Ecf) e per due anni ha lavorato per ottenere questo risultato. “Questo è un successo per la Svezia e la collaborazione europea. Questa soluzione non sarebbe mai stata introdotta senza il lavoro di Cykelfrämjandet”, ha affermato il presidente sell’associazione Lars Strömgren.

Sussidi per le e-bike in Svezia, i fondi

Per il triennio 2018-2020 il fondo è di 350 milioni di corone svedesi (circa 35 milioni di euro) all’anno per un totale superiore al miliardo di corone. Tutti i cittadini che acquistano una e-bike fino al 2020 ottengono uno sconto del 25 per cento del prezzo, fino all’equivalente di mille euro per bici. Una possibilità che risulta valida retroattivamete dal 20 settembre 2017, i pagamenti sono iniziati da gennaio 2018.

Le donazioni per la mobilità ciclabile sono un “affare”

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione tra i membri di Ecf e le competenze che abbiamo acquisito attrverso il Leadership Programme. Il supporto che abbiamo avuto dal Cycling industry club ha reso possibile tutto ciò”, ha spiegato Strömgren. Cykelfrämjandet ha infatti partecipato al programma Ecf Leadership Programme realizzato con le donazioni di società al Cycling industry club: le associazioni ottengono fondi, supporto e formazione per rendere più efficace e professionale le loro campagne. In Svezia l’industria del settore ciclistico vede ora un ritorno economico di 100 milioni di euro con un “investimento” in donazioni a Cykelfrämjandet di 60.000 euro. Un metodo che ha cominciato a fare proseliti in altri Paesi tra cui anche l’Italia.

Come si è arrivati ai sussidi per le e-bike in Svezia

Il piano per i sussidi alle e-bike fu proposto per la prima volta nel 2016, durante un incontro con Per Bolund, ministro per i Mercati finanziari e le politiche per i consumatori. L’idea è stata ben accettata all’epoca ma non incorporata nel budget statale fino a quest’anno, quando è stato possibile avere un surplus, rendendo così possibile la proposta di Cykelfrämjandet dopo una campagna condotta sui media svedesi.

Questi fondi inseriti nel bilancio statale dal Governo della Svezia dimostrano un interesse per la mobilità sostenibile, anche da un punto di vista dello sviluppo industriale e di ritorno economico oltre che ambientale. Un esempio, quello dell’associazione Cykelfrämjandet e di Ecf, da replicare quanto prima nel resto d’Europa a cominciare dall’Italia.

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