In 30 giorni su 38, la domanda di elettricità in California è stata soddisfatta da fonti rinnovabili. In passato, raggiunto il record per brevi istanti.
Il Portogallo è stato alimentato al 100% da rinnovabili per un mese intero
A marzo la produzione di energia da fonte rinnovabile ha superato la domanda interna del Paese. Il Portogallo segna un nuovo record.
Il Portogallo funziona a rinnovabili. Secondo i dati diffusi dalla Ren (Rete energetica nazionale), l’elettricità da fonte rinnovabile prodotta a marzo (4.812 GWh) ha superato quella consumata dall’intero Paese (4.647 GWh). Numeri che, tradotti, rappresentano il 103,6% del consumo elettrico nazionale. Si tratta di una media del periodo, precisa la Ren, che è passata da un minimo dell’86 per cento il 7 marzo ad una massimo del 143 per cento l’11 dello stesso mese.
Un record storico per il Paese lusitano, dopo il precedente segnato a febbraio 2014, quando il settore elettrico faceva registrare un picco del 99,2 per cento di copertura della domanda elettrica, e quello di maggio 2016 quando dalle 6:45 del mattino di sabato fino alle 17:45 del mercoledì successivo, tutta l’elettricità consumata nel territorio portoghese è stata prodotta da fonti rinnovabili.
Yay, Portugal!
Wind covered 42% of its electricity demand in March, and 33% over the first quarter of 2018 as a whole! https://t.co/gUhmynAV9l— Kees van der Leun (@Sustainable2050) 5 aprile 2018
Vento e idroelettrico per le rinnovabili in Portogallo
A dare il maggiore impulso è stato il settore idroelettrico, con un 55 per cento, mentre l’eolico ha contribuito con un 42 per cento. L’associazione per le energie rinnovabili portoghese (Apren) ha calcolato che la produzione di energia da fonti rinnovabili ha evitato l’emissione in atmosfera di 1,8 milioni di tonnellate di CO2 e ha permesso una riduzione del prezzo dell’energia da 43,94 euro/MWh agli attuali 39,75 euro/MWh.
Nel 2016, secondo i dati forniti da Apren, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Portogallo ha contribuito ad un saldo delle esportazioni di oltre 5 TWh tra Portogallo e Spagna (dato che rappresentava il 10 per cento del consumo nazionale). In quell’anno l’idroelettrico è stata la fonte rinnovabile che ha generato più energia, per un totale di 16,6 TWh, seguita dall’energia eolica (12,2 TWh), dalle biomasse (2,7 TWh) e dal fotovoltaico (0,8 Twh). Secondo António Sá da Costa, amministratore dell’associazione le rinnovabili “solo nel 2016 hanno portato un guadagno economico riducendo il prezzo di mercato di 900 milioni di euro ed evitato l’importazione di 890 milioni di euro di combustibili fossili”. Portando il Portogallo sempre più vicino alla transizione energetica e alla decarbonizzazione dell’economia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’isola portoghese di Porto Santo ha un progetto ambizioso, diventare la prima smart island europea. Fra i sostenitori Renault, che ha scelto l’isola per sperimentare la mobilità sostenibile, elettrica e condivisa.
107 ore di energia da fonti rinnovabili. Un record in tutta Europa. Il Portogallo in prima linea già dagli anni ’90.
La giunta di Vito Bardi proroga la concessione a Total fino al 2028. Ma il documento della Regione Basilicata prevede la possibilità di estrarre petrolio fino al 2068.
Gli abitanti di Kobe, in Giappone, si ribellano contro l’espansione di una centrale a carbone, finanziata dalle maggiori banche nazionali.
L’eclissi negli Usa ha ridotto l’offerta di energia rinnovabile, sostituita dai combustibili fossili. Ma una delle soluzioni sta proprio nell’accumulo.
Un settimanale bulgaro rivela che TotalEnergies ha rinunciato alle esplorazioni nel giacimento di gas e petrolio di Khan Asparuh, nel Mar Nero.
Il rendimento dei pannelli fotovoltaici è un indicatore cruciale per valutare l’efficienza energetica di un impianto solare. Ecco alcuni consigli pratici.
Approvato il ritiro degli stati membri dal Trattato sulla carta dell’energia, giudicato troppo protettivo verso le imprese che investono nei fossili.