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Perù, l’uomo che abbatteva gli alberi ora li protegge, per amore dei colibrì
Dopo l’incontro con un raro colibrì, Norbil Becerra ha deciso di dedicare la sua vita alla salvaguardia di questi uccelli e della foresta.
Norbil Becerra conosceva solo un modo per guadagnarsi da vivere e provvedere alla sua famiglia, abbattere gli alberi per le numerose aziende di disboscamento illegale che infestano l’Amazzonia peruviana. Un giorno però un incontro ha cambiato la sua vita, quello con un colibrì, non un colibrì qualsiasi, bensì un colibrì mirabile coda a spatola (Loddigesia mirabilis).
Era la prima volta che l’uomo vedeva una di queste piccole e meravigliose creature e se ne innamorò all’istante. Questa specie, estremamente rara e inserita nella lista delle specie in pericolo dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), vive in Perù e ha un habitat molto circoscritto, costituito da foreste di arbusti a quote comprese tra i 2.000 e i 2.900 metri nella valle di Utcubamba, nel Perù settentrionale.
Il maschio di colibrì mirabile coda a spatola è caratterizzato da una “corona” di piume blu scintillante, dalla gola verde smeraldo e, soprattutto, dalle lunghe piume curve che spuntano dal dorso e terminano con larghe “spatole”. Becerra, per sua stessa ammissione, è stato trafitto da questo incontro e ha deciso di dedicare la sua vita alla conservazione della foresta e dei colibrì.
L’uomo ha quindi acquistato due ettari di foresta per proteggere l’habitat dei colibrì e, grazie all’aiuto del programma delle Nazioni Unite Redd +, ha aperto ad Aguas Verdes un centro ecoturistico per l’osservazione dei colibrì. L’ex taglialegna, dopo aver imparato dal coordinatore responsabile dell’accordo di conservazione come costruire mangiatoie per i colibrì e a identificare le specie e i singoli fiori che li attraggono, ha costruito con le proprie mani numerose piattaforme in legno che si affacciano su una vasta gamma di fiori e piante dai colori vivaci, per l’osservazione degli animali.
“Ora so che il mio futuro e il futuro della mia famiglia dipendono dalle mie decisioni di conservazione”, ha affermato Norbil Becerra. Per la svolta ambientalista di Becerra è stato importante l’appoggio del programma Redd (riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale nelle nazioni in via di sviluppo), sostenuto da Onu, Fao, Unep e Undp. L’obiettivo del programma è di fornire incentivi a paesi e comunità per non tagliare le foreste, insegnando loro che gli alberi valgono di più in piedi che tagliati.
La famiglia di Becerra, insieme ad altre 821 famiglie, si è impegnata a porre fine alla deforestazione nella foresta dell’Alto Mayo in cambio di formazione agricola, forni per cucinare, materiali didattici e forniture mediche. Oggi nel centro allestito da Becerra, per l’equivalente di 7 dollari, si possono osservare e fotografare 24 specie colibrì che svolazzano succhiando il nettare dalle piante e dalle apposite mangiatoie. “Sto vivendo i benefici tangibili della conservazione”, ha affermato l’uomo.
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