
Perché abbiamo bisogno di foreste sane per persone sane
Le foreste del mondo sono ecosistemi delicati che danno moltissimo all’umanità. Dobbiamo impegnarci per proteggere e fare tesoro delle nostre foreste.
Il 21 marzo è la Giornata mondiale delle foreste. Tra le 200 e le 350 milioni di persone vivono all’interno o nei pressi di aree boschive. Le popolazioni indigene custodiscono alcune delle foreste più incontaminate della Terra e su di esse basano sia la propria sussistenza sia la propria identità culturale. Da loro possiamo imparare a preservarle. La climate-smart forestry si è sviluppata negli ultimi cinque anni in Europa, estendendo alla gestione forestale l’esperienza della climate-smart agriculture. Avere un approccio climate-smart alla gestione forestale significa integrare strategie di mitigazione e adattamento, assicurando nel contempo la fornitura dei servizi ecosistemici di produzione (legno e altri prodotti), di regolazione (protezione dal dissesto, biodiversità) e culturali (ricreazione, turismo, salute).
Le foreste del mondo sono ecosistemi delicati che danno moltissimo all’umanità. Dobbiamo impegnarci per proteggere e fare tesoro delle nostre foreste.
Un nuovo fondo per premiare i paesi che si impegnano a proteggere le loro foreste e a ridurre le emissioni di CO2: i risultati del One forest summit.
Marina Silva, ambientalista militante e simbolo della battaglia in difesa dell’Amazzonia, è di nuovo la ministra dell’Ambiente del Brasile.
I boschi della Finlandia patiscono il proliferare di bostrici, che attaccano in particolare gli abeti rossi: gli alberi più diffusi nella zona.
Negli ultimi quattro decenni gli abitanti del Nepal hanno portato avanti un imponente sforzo di riforestazione. E i risultati si vedono.
La vulnerabilità delle foreste in Italia è in aumento, cosa fare per monitorare il fenomeno e intervenire per migliorare la resistenza e la resilienza.
Tra il 2000 e il 2019 le miniere hanno provocato la distruzione di 3.264 chilometri quadrati di foreste tropicali, per la metà in Indonesia.
Quest’anno in Bolivia è bruciata un’area delle dimensioni dell’Umbria. La devastazione non sembra volersi arrestare e il governo appare impotente.
Circa un terzo del legname trattato dagli impianti romeni di produzione di pellet proviene da foreste protette. Lo sostiene un’inchiesta giornalistica.
Durante l’evento Africa climate Week, il Gabon ha illustrato le novità sostenibili applicate nel commercio di legname proveniente dalle sue foreste.