
È giunto il momento di riconoscere il potenziale del legno sostenibile per il Pianeta
Il legno è rinnovabile, riciclabile, sostenibile e versatile. Un viaggio su come questo materiale può contribuire a plasmare un’economia globale più sana.
Il 21 marzo è la Giornata mondiale delle foreste. Tra le 200 e le 350 milioni di persone vivono all’interno o nei pressi di aree boschive. Le popolazioni indigene custodiscono alcune delle foreste più incontaminate della Terra e su di esse basano sia la propria sussistenza sia la propria identità culturale. Da loro possiamo imparare a preservarle. La climate-smart forestry si è sviluppata negli ultimi cinque anni in Europa, estendendo alla gestione forestale l’esperienza della climate-smart agriculture. Avere un approccio climate-smart alla gestione forestale significa integrare strategie di mitigazione e adattamento, assicurando nel contempo la fornitura dei servizi ecosistemici di produzione (legno e altri prodotti), di regolazione (protezione dal dissesto, biodiversità) e culturali (ricreazione, turismo, salute).
Il legno è rinnovabile, riciclabile, sostenibile e versatile. Un viaggio su come questo materiale può contribuire a plasmare un’economia globale più sana.
L’installazione di antenne in alcuni punti sperduti dell’Amazzonia sta consentendo alle tribù di tenere alla larga trafficanti e bracconieri.
Il Congresso mondiale sulle foreste della Fao fa luce sulle cause della deforestazione. Ed esorta a triplicare gli investimenti nella gestione forestale.
Da qualche anno la distruzione della foresta tropicale primaria procede a un ritmo costante. Nel 2021 l’area andata persa è pari a 3,75 milioni di ettari.
Le foreste gestite dai popoli indigeni sono serbatoi naturali di CO2 di cui non possiamo fare a meno, se vogliamo arginare la crisi climatica.
Forest sharing mette in rete i piccoli proprietari di boschi per gestire al meglio tali risorse e produrre più benefici per l’ambiente e le persone.
Per la prima volta l’Italia ha un documento che delinea obiettivi, azioni e priorità nella gestione delle foreste: è la strategia forestale nazionale.
Per la Dichiarazione di Roma (G20) gli alberi sono il futuro e le istituzioni scientifiche italiane chiedono azione.
L’Amazzonia è diventata un’aula alternativa durante la pandemia. Ora la foresta educativa di Batraja, in Bolivia, sopravvive per insegnare il valore della natura.
Le foreste del Perù sono costellate di piccole miniere d’oro illegali in cui si fa largo uso di mercurio. Una sostanza velenosa che resta nell’ambiente.