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Il pianista russo Pavel Andreev si è esibito su una gigantesca discarica di San Pietroburgo per sensibilizzare il mondo ai problemi ambientali.
La necessità di riciclare per salvare il pianeta, soffocato dai rifiuti, è una sfida culturale che si può affrontare anche in modo creativo. Per il compositore, pianista e attivista ambientale Pavel Andreev è una vera missione: armato del suo inseparabile pianoforte a coda e di una telecamera, si è recato nella discarica più grande della sua città, San Pietroburgo, per esibirsi in un concerto simbolico e lanciare un messaggio diretto attraverso un video.
Grazie all’aiuto di sette “complici” per il trasporto eccezionale dello strumento, Andreev è riuscito a mettere in atto una performance provocatoria intitolata Breath of the Planet. Royal on garbage (il pianoforte a coda in russo si chiama “Рояль” ovvero “Royal”), che si apre al grido “La tua scelta di oggi determina il tuo futuro” per motivare più persone possibili a fronteggiare il problema dell’inquinamento da rifiuti.
Elegante come a una prima teatrale, in netto contrasto con il contesto inquietante e reale di una delle distese di spazzatura più ampie della Russia, il musicista suona sotto l’ombra minacciosa di un escavatore immerso nel tanfo degli scarti e nel fragore scomposto dei gabbiani, suo unico pubblico per l’occasione.
In merito alla composizione, per cui ci sono volute sei ore di permanenza nella discarica, Pavel racconta di aver intravisto una risorsa enorme sotto i suoi piedi:
Quando avremo finalmente le tecnologie all’avanguardia per riciclare la spazzatura e produrre energia, elettricità e beni riciclati?
In Russia, il tema dello smaltimento dei rifiuti si è molto acceso negli ultimi mesi, quando la mancanza di un piano di riciclo e il fetore delle discariche nella regione di Mosca hanno scatenato un’ondata di proteste tra la popolazione locale. Pavel Andreev, come molti suoi connazionali, spera di aumentare la consapevolezza sul riuso degli scarti come risorsa che potrebbe essere trasformata in energia pulita e altri materiali riciclabili.
Insieme alla moglie e artista Oksana Andreeva, il pianista ha lanciato il progetto Royal on Freedom, dove compone ed esegue musica col pianoforte a contatto con la natura. Ha già suonato su una piattaforma galleggiante tra le montagne marmoree di Ruskeala (Royal in canyon), ci è tornato per una performance notturna (Royal in canyon. Return), e sulle cime innevate della Repubblica russa di Carelia (Royal on mountain), esibizione quest’ultima che riporta alla mente Ludovico Einaudi nel 2016 tra i ghiacci del Polo Nord.
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