Piper, bellissimo corto Pixar, ci sprona a guardare le cose da un’altra prospettiva

Mamma uccello cerca di insegnare al suo piccolo, Piper, come procurarsi il cibo da solo. Trovandosi alle prese con un’esperienza traumatica che dovrà superare per poter sopravvivere. La storia di tutti noi.

Piper, una storia d’ispirazione che sta commuovendo il mondo

Piper è un breve apologo che forse vuol mostrare – a noi, oltre che ai bambini – che con un po’ di perseveranza, anche attraverso i più duri frangenti della vita, ce la si può fare, ottenendo cose che magari non ci si aspettava di guadagnare. Come in molti dei cortometraggi Disney – Pixar, c’è molta più profondità di quanto ci si potrebbe attendere dalla sua brevissima durata.

Tecnicamente sopraffino, è anche una rappresentazione fedelissima di come gli uccelli e l’oceano si muovono in realtà, tanto che sembra incredibile che non sia un rendering digitale di uccelli reali, vongole e granchi.

Piper è un corto di 6 minuti proiettato nelle sale insieme al film ‘Alla ricerca di Dory’ (2016). Racconta la storia di un piccolo, tenerissimo piovanello alle prese con le prime difficoltà della vita. Spinto dalla mamma ad avvicinarsi all’oceano, Piper s’incammina tranquillo verso la riva ignaro della potenza dirompente di quelle onde che da lì a poco lo travolgono e, ovviamente, lo spaventano.

Un corto che è irrefrenabilmente adorabile e nel contempo fedelissimo ai reali movimenti di queste creature. Il piccolo (o la piccola, non importa) Piper cerca di ottenere quel piccolo pezzo di vongola che la sua mamma lascia sul bagnasciuga. Con la minaccia delle onde del mare che tentano in continuazione di spazzar via l’uccellino, lasciando le cose un po’ incasinate.

A chi non capita di essere spaventati dalla forza di qualcosa di travolgente? Per Piper la questione si chiude lì, gli sembra impossibile pensare anche solo all’ipotesi di provare a riavvicinarsi al mare.

Però, arriva un momento in cui la vita ti pone di fronte a una scelta con sfide e paure che vanno inevitabilmente affrontate.

E se al richiamo della fame si aggiunge anche la curiosità e il desiderio di scoperta, ecco arrivato per Piper il momento di mettere da parte i timori per provare a superar gli ostacoli apparentemente insormontabili.

Così la paura si fa da parte e la scoperta si fa magica.

L’intento del regista Alan Barillaro

Il regista e sceneggiatore Alan Barillaro (Wall-E, Alla ricerca di Nemo, Monsters & Co.) ha detto che l’idea per il cortometraggio è venuta dal guardare il comportamento dei veri piovanelli sulla spiaggia, che fuggono dall’acqua ogni volta che il flusso delle onde lambisce il bagnasciuga, e ne ha voluto trarre un insegnamento. “Piper mi ricorda l’infanzia – ha raccontato Barillaro -. I giovani dovrebbero avere la possibilità di esplorare il mondo e anche quella di fare degli errori”. Le musiche sono di Adrian Belew, storico membro dei King Crimson.

Non c’è stato bisogno di frasi o dialoghi per comunicare, con incantevole nitore, una storia in grado di parlare solo attraverso il potere delle immagini.

Lo staff creativo Disney - Pixar ha visitato decine di spiagge in California per svolgere ricerche e documentarsi sui soggetti ritratti nel cortometraggio.
Lo staff creativo Disney – Pixar ha visitato decine di spiagge in California per svolgere ricerche e documentarsi sui soggetti ritratti nel cortometraggio.

Ci si può soffermare sui dettagli di come gli autori siano riusciti a delineare le differenti sfumature di colore della sabbia, con tonalità che variano dall’arancione al marrone e al bianco, o quelle del mare che appare talmente reale da suscitare stupore. In sottofondo, un tappeto sonoro di Adrian Belew, storico membro dei King Crimson.

Si conferma che c’è spesso qualcosa di magico nei cortometraggi della Pixar. Non solo la cura nei dettagli, la delicatezza dei disegni e i colori, ma anche la potenza di storie in grado di evocare emozioni intense e durature.

Ed è giusto anche l’abbinamento con Alla ricerca di Dory, dato che anche il film tratta la questione di ribaltare le probabilità contro di voi per fare ciò che non è previsto – o, per dirla in altro modo, di andare oltre i limiti di ciò che è possibile, naturalmente.

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