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A Roma arriva la pista ciclabile green e hi-tech
Un nuovo asfalto green e hi-tech per un tratto della pista ciclabile sul Lungotevere di Roma. Ogni tanto anche la Capitale riesce a farsi notare per iniziative lodevoli nel campo della mobilità ciclabile e sostenibile. I 500 metri di Lungotevere Oberdan hanno infatti ottenuto un restyling a causa della pavimentazione particolarmente sconnessa, ottenendo un nuovo
Un nuovo asfalto green e hi-tech per un tratto della pista ciclabile sul Lungotevere di Roma. Ogni tanto anche la Capitale riesce a farsi notare per iniziative lodevoli nel campo della mobilità ciclabile e sostenibile. I 500 metri di Lungotevere Oberdan hanno infatti ottenuto un restyling a causa della pavimentazione particolarmente sconnessa, ottenendo un nuovo asfalto dalle caratteristiche ecologiche. Un intervento su 500 metri di pista ciclabile che hanno visto impiegare 122 metri cubi di eco asfalto pari a quasi 300 tonnellate, di cui la metà costituito da materiale riciclato.
Pista ciclabile green e hi-tech a Roma, la collaborazione pubblico-privato
Una collaborazione pubblico-privato che sta dando i suoi frutti a basso impatto ambientale per realizzare la pista ciclabile green e hi-tech. Ama, l’azienda municipalizzata di raccolta dei rifiuti della Capitale, ha depositato un brevetto per realizzare un fondo utile per strade e non solo recuperando la frazione organica dei rifiuti: attualmente costituisce una quantità che finisce attualmente in discarica per 90mila tonnellate l’anno.
Il recupero della frazione organica stabilizzata permette di creare una base per costruire non solo piste ciclabili green e hi tech ma anche strade, parcheggi, e altri tipi di infrastrutture compatibili.
Queste le parole entusiaste del presidente di Ama Daniele Fortini: “Nei nostri laboratori stiamo lavorando per creare quello che è stato chiamato ecoasfalto: un materiale inerte proveniente dalla stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti. Di cui oggi noi abbiamo tanta, tantissima quantità e che è destinato alle 50 differernti discariche d’Italia (…) lo possiamo trattenere a Roma, farne una risorsa e impiegarlo come sottomanto in questo tipo di opere”.
La società Iterchimica invece ha realizzato un nuovo tipo di asfalto, sempre con tecnologie a minore impatto ambientale. Nuovi additivi prodotti in Italia promettono di riciclare fino al cento per cento dell’asfalto, permettendo un risparmio del consumo di energia e riuscendo a raddoppiare il tempo utile delle pavimentazioni. È così possibile recuperare il 50 per cento di materiale da risulta con l’aiuto di additivi speciali detti rigeneranti, producendo con temperature tiepide, quindi con meno emissioni per l’ambiente.
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