Piste ciclabili a Milano e non solo, ci sono delle novità

Milano vuole trasformarsi nella capitale italiana della mobilità ciclabile puntando su una rete di piste ciclabili, sul senso unico eccetto bici e sul coinvolgimento dei negozianti per installare le rastrelliere. Se Roma sta puntando sul progetto del Grab, per dare alla città una visione di trasporto e turismo sostenibili, la metropoli meneghina ha negli ultimi

Milano vuole trasformarsi nella capitale italiana della mobilità ciclabile puntando su una rete di piste ciclabili, sul senso unico eccetto bici e sul coinvolgimento dei negozianti per installare le rastrelliere. Se Roma sta puntando sul progetto del Grab, per dare alla città una visione di trasporto e turismo sostenibili, la metropoli meneghina ha negli ultimi anni premuto sull’acceleratore (o forse dovremmo dire ha incominciato a pedalare più forte) per rendere più agevole gli spostamenti su due ruote.

donna pedala milano
Donna pedala nel milanese. Photo by Federico MagiMondadori Portfolio via Getty Images

Non solo piste ciclabili a Milano

Così si stanno sperimentando altre soluzioni. Un esempio è il senso unico eccetto biciclette: soluzione molto adottata in Europa fa fatica a farsi strada in Italia. Milano renderà possibile per pedoni e ciclisti utilizzare il lato destro per muoversi in senso inverso rispetto alla marcia a senso unico valida per tutti. Sarà via Brera, tra via Pontaccio e via dell’Orso, a testare l’idea e vedere se le vie italiane sono pronte per questo cambiamento. Una segnaletica verticale e una orizzontale rappresentata dalle bici che di solito sono disegnate sulle piste ciclabili renderanno evidente che la strada è percorribile in senso opposto per chi pedala.

Prolungamento della pista ciclabile di Corso Venezia

Anche la volontà della giunta milanese di riprendere un progetto, temporaneamente sospeso per i cantieri di Expo, di realizzare una pista ciclabile a doppio senso a Corso Venezia va nel senso di collegare la rete esistente di percorsi per le bici. Il tratto da via Senato a via Palestro prolungherebbe il percorso già esistente, che costeggia i Giardini pubblici Indro Montanelli, e permetterebbe di pedalare da corso Buenos Aires, una delle vie commerciali del centro di Milano, fino a San Babila, a circa 400 metri dal Duomo. La pista permetterebbe quindi di muoversi in bici ininterrottamente dalla stazione Centrale di Milano a piazza della Repubblica, da qui a Porta Venezia e proseguire per il corso fino a via Palestro.

Spazio ai parcheggi con rastrelliere modello Verona

Il Comune sta lavorando anche per aumentare i parcheggi per biciclette. Una creazione di un bando innovativo rivolto ai privati, in particolare i negozi che vorrebbero avere una rastrelliera davanti alla loro attività commerciale. Obiettivo: semplificare le procedure per ottenere gli stalli, in modo da attirare i clienti che normalmente si muovono in bici e spesso non sanno dove sostare senza il rischio che possano subire il furto della bicicletta.

L’iter prevede il piano di posa delle rastrelliere che avranno un determinato standard anche per questioni estetiche e di decoro, soprattutto nelle zone centrali: gli stalli sono “modello Verona” con acciaio brunito compatibile con l’arredo urbano. Con questa facilitazione delle pratiche l’amministrazione ha come obiettivo di spronare negozi, banche, bar e privati in generale ad abbracciare la cultura (e la clientela) ciclabile.

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