La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Progetto clima di Carrefour, un’azienda italiana alla Cop21
L’iniziativa organizzata da Carrefour ha premiato le aziende più innovative e sostenibili, valutando progetti di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e mobilità sostenibile.
Il progetto “La grande sfida dei fornitori per il clima”, promosso da Carrefour, ha premiato sette aziende italiane che hanno adottato progetti innovativi di sostenibilità aziendale.
Il concorso indetto dalla grande catena di supermercati francese, ha valutato i progetti presentati da 651 fornitori di Carrefour Italia e consente al vincitore di partecipare, il 19 e il 20 novembre, ad uno speciale evento organizzato dal Gruppo Carrefour, partner della Cop21, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima.
Le sette imprese finaliste sono state giudicate da una giuria di esperti tra cui Roberta Ianna, in rappresentanza del Ministero dell’ambiente, Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia di Wwf Italia, Giovanni Toletti e Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di ecocucina.
Vincitore assoluto della competizione è Avi Coop, cooperativa agricola del Gruppo Amadori, premiata per la “Riduzione e valorizzazione energetica dei rifiuti”. Lo stabilimento romagnolo è dotato di un impianto di digestione anaerobica e cogenerazione, volto alla produzione di biogas che viene trasformato successivamente in energia elettrica e termica. L’impianto ha consentito alla cooperativa di ridurre del 95 per cento i rifiuti derivati da biomasse.
Lucart si è aggiudicata il premio “Logistica sostenibile”, la società toscana produttrice di carte monolucide sottili e di carte e prodotti tissue ed airlaid, tramite il trasporto su rotaia ha ridotto del 75 per cento le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico.
La Compagnia Italiana Sali Cis, attiva nella lavorazione del sale marino, ha vinto il premio “Riduzione emissioni in atmosfera” grazie ad un nuovo impianto di essiccamento a letto fluido con ottimizzazione del controllo termico che ha consentito la riduzione delle emissioni di polveri in atmosfera e dei consumi energetici.
Non solo colossi, l’azienda trentina Dial ha vinto il “Premio speciale sostenibilità per la piccola impresa”. Dial si occupa della lavorazione dei funghi ed ha intrapreso un percorso per il raggiungimento dell’autosufficienza energetica.
La corretta gestione dell’energia è anche alla base del “Premio efficienza energetica” conferito alla società bresciana Vmc, grazie all’impiego di macchinari all’avanguardia l’azienda si aspetta un risparmio energetico di circa il 25–30 per cento.
Grazie ad un progetto di sostenibilità e valorizzazione della biodiversità nella produzione agricola, la Gias di Cosenza ha vinto il “Premio agricoltura sostenibile”.
Poly Pool, azienda che opera nella produzione di materiale elettrico, ha vinto il “Premio mobilità sostenibile” in virtù di un progetto di mobilità aziendale che prevede l’impiego di veicoli elettrici e che ne incentiva l’utilizzo presso i dipendenti permettendone l’uso nei week end.
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