
Raddoppiare i chilometri pedalabili entro il 2030 e sostenere il settore della bicicletta con politiche industriali. Cos’è e perché è importante la Cycling strategy approvata dal Parlamento europeo.
Un test ha dimostrato che, attraversando Roma dal Centro alla periferia, la bici più veloce dell’auto è tutt’altro che utopia. Nel frattempo il Comune sta portando avanti alcuni progetti per le due ruote.
Miracoli del traffico delle zone centrali e di una rete stradale non ottimizzata per un flusso automobilistico di una metropoli: a Roma la bicicletta sta diventando sempre più competitiva, a livello di tempi, sia rispetto al trasporto pubblico che alle macchine.
Il giornalista Sergio Rizzo ha raccontato di un test fatto in orario da ufficio per spostarsi dal Campidoglio alla periferia di Ottavia, in cui con quarantatré minuti si sono percorsi tredici chilometri. Questo grazie anche alla presenza di una discesa su via Trionfale, che però al ritorno si trasforma in una salita. bici più veloce dell’
Come sarà andato il viaggio all’inverso? Bici più veloce dell’auto anche in questo caso. Circa dieci minuti in più avendo un buon cambio, un tempo che in quelle ore di punta corrisponde al viaggio di chi guida e rimane imbottigliato sulle strade romane o perde tempo poi a trovare parcheggio.
Rizzo ha anche sottolineato come il vero problema percepito dalle persone nel muoversi in bici nella capitale italiana non sia tanto l’affrontare le salite. Piuttosto il sentirsi insicuri nel pedalare su strade dove le automobili corrono veloci, non rispettano molte regole del Codice della Strada fino ad arrivare a mettere in pericolo la vita di pedoni, ciclisti e perfino di chi si trova nell’abitacolo di chi guida.
Roma non ha una adeguata rete di piste ciclabili e ora l’obiettivo non è più tanto quello di creare delle piste separate ma di riuscire ad armonizzare le necessità della mobilità ciclabile all’interno di un contesto stradale aperto a tutti i mezzi. Soluzioni come le piste verniciate a terra, le zone 30 e aree pedonali aperte alle bici sono tra quelle più in voga. Anche una mappatura delle strade alternative a quelle ad alto scorrimento, in modo da far conoscere al ciclista alle prime armi e a chi attraversa una determinata area della città per la prima volta, sicuramente è di supporto. Sia per respirare meno smog e sia per ridurre i rischi di essere investiti.
La Giunta capitolina sta ora studiando alcuni progetti e portandone avanti altri già immaginati in passato. Oltre ad aver passato il progetto del Grab al ministero dei Trasporti c’è la notizia data dall’assessore alla Città in movimento, Linda Meleo, di una pista ciclabile su via Nomentana che in futuro dovrebbe arrivare fino a piazza Venezia, vicino ai Fori Imperiali.
Questo percorso andrebbe a collegarsi su con quello sul fiume Aniene dove passerà anche il Grab. Su segnalazione dell’assessore alla Mobilità del VII Municipio di Roma Marco Pierfranceschi è stato dato carico da parte del delegato in Campidoglio alla mobilità ciclabile Paolo Bellino alla trasformazione ciclopedonale di via del Mandrione, strada tra la via Casilina e via Tuscolana che permetterebbe a chi vive nella zona Est di Roma di raggiungere il Centro della Capitale con più tranquillità e sicurezza.
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