
Per trovare il nostro pensiero non dobbiamo seguire i condizionamenti sociali, ma rimetterli in discussione. Ci sono due tipi di arte: quella che genera piacere e quella che genera felicità.
Pensatore per eccellenza, senza scrivere a ci ha lasciato la grande eredit
Socrate è all’unanimità considerato il padre delle
filosofia come la intendiamo in Occidente, nato nel 469-470 a.C.,
ha trascorso la sua esistenza ad Atene.
Non esiste alcuna opera scritta, il suo pensiero è stato
redatto, in forma di dialoghi, dal suo allievo Platone, Socrate si
è dedicato esclusivamente all’insegnamento parlato.
Non ha fondato una vera e propria scuola, ma molti illustri
pensatori, come Senofonte e Aristotele hanno deciso di considerarlo
loro Maestro.
Conduceva una vita semplice, non apparteneva ad alcuna
corporazione, ma era interessatissimo alla vita pubblica e ancor
più a discutere con i suoi concittadini.
Proprio in queste discussioni consisteva il suo modo di fare
filosofia che è conosciuto come Maieutica
(maieutiké=arte ostetrica), attraverso sapienti domande
Socrate induceva il suo interlocutore a spingersi fino alle
conclusioni a cui egli voleva portarlo, dandogli però
l’impressione di esserci giunto da solo, seguendo esclusivamente la
logica conseguenza delle sue risposte.
Nei dialoghi platonici egli discute di concetti, che chiama Idee,
ad esempio del Bene, del Buono, del Bello, della Giustizia o
dell’Amore, in uno stile che viene definito aporetico perché
non giunge esplicitamente alle conclusioni.
Saggio, ma anche uomo del suo tempo, dotato di grande fascino non
rinunciava ai piaceri della vita, con la pratica ha fornito un
modello di filosofo a contatto con l’esistenza che resta ancora
oggi insuperato.
Il suo stile di vita l’aveva reso un personaggio scomodo, si temeva
che potesse esssere destabilizzante con l’esempio della sua
libertà, accusato di corrompere i giovani venne condannato a
morte.
Accettò la condanna con dignità, per assecondare il
bene dello stato, bevve serenamente la cicuta (potente veleno) nel
399 a.C., all’età di 71 anni.
Massimiliano Percio
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