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Ad aprile e maggio avrà la sua massima portata e sarà meta dei moltissimi appassionati degli sport fluviali: siamo in Piemonte e parliamo del fiume Sesia (con i suoi 140 km è uno dei più lunghi della regione) che nasce dal Monte Rosa e scende rapidissimo in Val Sesia che, anche grazie alle sue acque, è
Ad aprile e maggio avrà la sua massima portata e sarà meta dei moltissimi appassionati degli sport fluviali: siamo in Piemonte e parliamo del fiume Sesia (con i suoi 140 km è uno dei più lunghi della regione) che nasce dal Monte Rosa e scende rapidissimo in Val Sesia che, anche grazie alle sue acque, è considerata da molti la valle più verde d’Italia.
Se pensate che una gita qui sia una tranquilla attività domenicale, dovrete ricredervi: ogni stagione, alle più conosciute discipline, se ne aggiungono di nuove per venire incontro all’interesse e alla richiesta sempre crescente degli amanti degli sport avventurosi e insoliti sui fiumi.
Dalla conosciuta canoa, definita dagli esperti uno sport per tutti con poche difficoltà e pochi pericoli per il quale basta avere un po’ di confidenza con l’acqua, si arriva all’hydrospeed una delle più giovani specialità sportive fluviali: emozionanti discese in “acqua viva” sdraiati sull’hydro-bob, un bob galleggiante.
E ancora, chi sa cos’è il tubing? Si tratta di percorrere una discesa di rapide su speciali “ciambelloni” gonfiabili monoposto con una pagaia a due pale, rimbalzando senza troppi urti ma con grande divertimento tra una gola e l’altra.
Alcune discipline prevedono un’attrezzatura da alpinismo come corde, moschettoni, imbracatura, chiodi, ancoraggi, maniglia di risalita e la muta: è il caso del canyoning o torrentismo, una discesa a corpo libero nei punti in cui il fiume presenta una fortissima pendenza formando gole e forre, dove nessuna imbarcazione potrebbe farsi strada. Per tutti questi sport occorre voglia di divertirsi, una sana incoscienza e amare l’acqua, anche gelata!
Molti scelgono di vivere queste esperienze con un gruppo di amici, allora il rafting potrebbe essere quello che fa per voi; altri preferiscono affrontare il fiume in solitaria magari facendo canoa o kayak, in ogni caso, la struttura a cui sceglierete di appoggiarvi vi fornirà tutto l’occorrente, oltre a istruirvi “a dovere” per intraprendere quest’avventura in piena sicurezza.
Dopo aver percorso il fiume nel modo a voi più congeniale, sarete stanchi ma entusiasti e potreste aver voglia di un po’ di tranquillità: vi consigliamo una breve gita al sacro Monte Monte di Varallo o ancor più semplicemente di vagare senza una meta precisa nell’Ecomuseo del territorio e della cultura Walser che qui ha lasciato importanti tracce di sé.
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