StanzaScirocco L’arcobaleno

StanzaScirocco L’arcobaleno. Cara LidiaMia,Stamattina il sole splendeva sull’isola, le onde mosse dal vento battevano contro gli scogli creando un arcobaleno che finiva sulla spiaggia di Fico Grande…

StanzaScirocco L’arcobaleno


Cara LidiaMia,
Stamattina il sole splendeva sull’isola, le onde mosse dal vento
battevano contro gli scogli creando un arcobaleno che finiva sulla
spiaggia di Fico Grande. Avrei voluto vederlo con te questo
spettacolo, avrei voluto vedere la tua faccia illuminarsi di gioia,
come una bambina…
Ho indicato lo spettacolo della natura ai due nuovi ospiti, gli ho
sorriso e ho visto che si scambiavano gesti nella lingua dei segni.
Ecco il modo per comunicare con Stefano! Ecco come suo padre
Francesco ci riusciva! La lingua dei segni, uno strano intreccio di
mani e di mimica che non ho mai visto… non riconosco neppure un
segno… Solo uno forse: la risata. E ridevano, ridevano di gusto.
Il padre sulla sessantina vestito come un pittore francese,
pantaloni neri di qualche taglia in più, sandali marroni ai
piedi e camicia bianca che gli pendeva da un lato agitava le mani e
indicava la spiaggia a Stefano suo figlio, tredici anni circa, che
con la sua maglietta arancione e dei pantaloncini verdi sembrava
più piccolo che mai ma non la finiva più di ridere e
di avere un’espressione estasiata, uno sguardo diverso da quello di
ieri…
Anche Prospero sembrava felice… correva sulla spiaggia e
giocava a rincorrere la luce girando in tondo alla fine
dell’arcobaleno. LidiaMia, tutto mi ha fatto pensare che mancassi
solo tu… un osservatore esterno avrebbe esitato a credere che
tre uomini e un cane potessero essere così felici solo alla
vista di un arcobaleno, ma tu no. Tu saresti riuscita a farlo
splendere di più quell’arcobaleno… E al come al solito
avresti provato a fotografarlo….

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