
Cos’è il “cost per wear” e perché fare questo conto aiuta l’ambiente
Siamo sicuri che pagare poco un indumento che non indosseremo spesso sia conveniente? Per scoprirlo, basta calcolare il cost per wear.
Siamo sicuri che pagare poco un indumento che non indosseremo spesso sia conveniente? Per scoprirlo, basta calcolare il cost per wear.
Indossare un elemento vegetale per sentirsi in sintonia con la natura. È questa l’idea di tre designer donne che esprimono così la propria creatività.
Il brand piemontese Bianca&Noè realizza capi con tessuti naturali per bambini dai due ai nove anni e insegna la sostenibilità alle nuove generazioni.
Il Report 2020 sulla moda consapevole svela quali sono i prodotti più ricercati dai consumatori sul web. E quest’anno i risultati sono molto incoraggianti.
Le due aziende non pubblicizzeranno i propri prodotti su Facebook per opporsi alla diffusione di contenuti razzisti, violenti o disinformativi.
La Fondazione H&M ha annunciato le cinque imprese vincitrici. Tra le idee premiate, la conversione dell’anidride carbonica in poliestere e il tracciamento delle fibre sostenibili.
Asics ha conquistato un posto nella Supplier engagement leaderboard grazie alle azioni per ridurre le emissioni all’interno della propria catena di approvvigionamento.
Utilizzando sottoprodotti della lana e del cotone Favini ha creato Refit, materiale ecologico per stampa e imballaggi.
Il 16 ottobre si è tenuta la presentazione del terzo Osservatorio Milano sostenibile di LifeGate. Abbiamo chiesto a Enea Roveda, ceo LifeGate, di guidarci alla scoperta dei dati più rilevanti.
Wrangler sta intraprendendo diverse iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale, lavorando ad esempio per migliorare la salute del suolo, guadagnando così un vantaggio competitivo sugli altri produttori.