
La natura da indossare
Indossare un elemento vegetale per sentirsi in sintonia con la natura. È questa l’idea di tre designer donne che esprimono così la propria creatività.
Indossare un elemento vegetale per sentirsi in sintonia con la natura. È questa l’idea di tre designer donne che esprimono così la propria creatività.
La collaborazione di Hermès con Mycoworks dà i suoi frutti con la prima borsa in pelle vegana realizzata a partire dall’apparato vegetativo dei funghi.
Le borse e gli accessori di lusso di Carolina Rocha sono ecologici al 100 per cento e vengono confezionati da artigiane colombiane.
L’imprenditrice italo-malgascia punta sulla sostenibilità con accessori in rafia realizzati in Madagascar da donne artigiane locali.
Il Report 2020 sulla moda consapevole svela quali sono i prodotti più ricercati dai consumatori sul web. E quest’anno i risultati sono molto incoraggianti.
Da oltre un decennio Regenesi dona nuova vita ai materiali post-consumo realizzando oggetti di design e accessori moda. La fondatrice Maria Silvia Piazzi ci racconta la sua storia.
Grazie all’Istituto Oikos prende il via una startup di accessori fatti dalle donne maasai in Tanzania lavorando la pelle con un metodo antico e sostenibile. A raccontarci l’impresa è la stilista di moda etica Marina Spadafora.
Wear sustain è un’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea che sostiene lo sviluppo di tecnologie indossabili ai fini di ridurre l’impatto dell’industria tessile e dell’abbigliamento.
Recuperare le vele delle barche per riutilizzarle nella produzione di borse, gioielli e accessori per la casa. L’idea è di Relations de Voyages, piccola realtà aziendale che lotta per un mare più pulito.
Ideata dall’azienda italiana Regenesi, File bag è una borsa personalizzabile e rispettosa dell’ambiente prodotta con scarti di pelle rigenerata.