Texas, dove l’energia eolica si regala
In Texas, conosciuto più per il petrolio, l’energia eolica si regala a migliaia di utenti grazie a quel 10 per cento di elettricità prodotto dalle turbine.
In Texas, conosciuto più per il petrolio, l’energia eolica si regala a migliaia di utenti grazie a quel 10 per cento di elettricità prodotto dalle turbine.
I sussidi ai combustibili fossili come fonte d’energia, si legge nel nuovo World Energy Outlook della International Energy Agency, hanno raggiunto i 550 miliardi di dollari nel 2013. Più di quattro volte quelli elargiti a favore delle energie rinnovabili. Un ostacolo agli investimenti in efficienza e in fonti pulite. E se si calcolassero anche i costi
La Cina rivede al rialzo i dati sull’uso di carbone. Le emissioni di CO2 sono più alte di 1 miliardo di tonnellate all’anno: quante ne produce la Germania.
Se ti stai chiedendo se con i tuoi soldi investiti in borsa stai danneggiando il pianeta, forse è arrivato il momento di capire quali sono le aziende che hanno deciso di non investire nei combustibili fossili e gli indici “fossil free”. Ultimo in ordine di tempo quello australiano il Fossil Free Index nato dalla collaborazione da
Non è immaginazione. C’è chi ha sfruttato l’epidemia di Ebola per sponsorizzare il carbone. Peabody Energy, colosso statunitense del carbone con interessi minerari in tutto il mondo, durante una conferenza internazionale sul carbone ha presentato il legame tra carbone ed ebola per promuovere il proprio prodotto come una risposta alla devastante emergenza sanitaria in Africa.
Il crollo dei prezzi del carbone è realtà. La miniera di carbone Isaac Plains in Australia, valutata 860 dollari australiani (circa 631 milioni dollari americani) tre anni fa, è stata venduta a un dollaro. Secondo quanto ha riportato Bloomberg, il gruppo minerario brasiliano Vale SA e la giapponese Sumitomo Corp. hanno venduto per un dollaro
Sebbene libera e incondizionata per antonomasia, l’arte può, come spesso avviene, focalizzare il proprio raggio di azione su ambiti specifici o stringere alleanze con altre discipline e settori dello scibile. Può dunque legittimamente accadere che essa venga utilizzata come efficace strumento di promozione di una cultura interdisciplinare dell’ecologia, come succede in Francia, dal 2008, su
Il picco delle emissioni di CO2 prodotte dalla Cina potrebbe essere raggiunto già nel 2025, anziché nel 2030 come previsto a novembre dal governo di Pechino. Tra dieci anni, la potenza asiatica dovrebbe arrivare a rilasciare in atmosfera tra i 12,5 e i 14 miliardi di tonnellate di gas serra, rispetto al dato di 10,2
Storica decisione da parte del Fondo Sovrano Norvegese che chiuderà con gli investimenti in carbone.
Un rapporto di Oxfam e Les Amis de la Terre punta il dito contro Parigi: “Ipocriti: parlano di clima e inquinano il pianeta bruciando carbone”