Lavazza festeggia 120 anni e pubblica il primo bilancio di sostenibilità
Un anno importante per l’azienda di Torino, che ha fatto della Csr una delle strategie aziendali. Altra dimostrazione del perché essere sostenibili paga.
Un anno importante per l’azienda di Torino, che ha fatto della Csr una delle strategie aziendali. Altra dimostrazione del perché essere sostenibili paga.
Secondo un’indagine commissionata dalla Ethical Corporation la sostenibilità ambientale è ormai ritenuta un aspetto decisivo nella pianificazione delle strategie aziendali.
L’intera linea di prodotti certificata lungo tutta la filiera. La storica azienda di Cremona riduce emissioni e certifica il proprio impegno ambientale.
Prima colonnina installata in Italia. In mezz’ora l’auto sarà completamente carica.
Grazie al programma Impact Grants, Fondazione IBM ha guidato quattro importanti organizzazioni no-profit nell’ottimizzazione delle attività verso la comunità.
In attività di Csr – responsabilità sociale d’impresa sono stati investiti dalle aziende italiane 920 milioni di euro nell’ultimo anno. Le cifre sono state presentate dall’Osservatorio Socialis durante le premiazioni delle tesi di laurea più interessanti sull’argomento della Csr. I milioni sono stati puntati da più del 70% delle aziende con più di 80 dipendenti
Migliore per trasparenza, migliore per la comunicazione sulle prestazioni e sui metodi di produzione. La casa automobilistica ecala la classifica Interbrand.
Il 92% delle grandi aziende nel mondo si è dotato di un responsabile della sostenibilità, che riferisce direttamente all’amministratore delegato o ad un altro membro del consiglio di amministrazione. Questo è uno dei risultati del Global Survey 2014: Sustainability Budgets and Priority stato realizzato dalla società inglese Verdantix intervistando i manager incaricati di presidiare la
Autogrill SpA non conosce crisi: conta quasi 10mila dipendenti, e registra delle entrate pari a quasi 6 miliardi di euro l’anno di cui oltre 4 solo nella ristorazione, con un incremento annuale dell’utile netto spesso a due cifre. Azienda all’apparenza parecchio marketing-oriented, ha preso curiosamente posizione – già da alcuni anni – a favore di
In occasione della recente polemica sul mancato rispetto dei più elementari principi di responsabilità sociale d’impresa nella filiera del made in Italy del settore moda, e in particolare delle violenze a danni degli animali diventate prassi per il marchio d’alta gamma Moncler e per altre etichette di prestigio, Stefano Gabbana – stilista e co-fondatore della