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I manager che si occupano di sostenibilità hanno posizioni sempre più di vertice nelle grandi aziende di tutto il mondo.
Il 92% delle grandi aziende nel mondo si è dotato di un responsabile della sostenibilità, che riferisce direttamente all’amministratore delegato o ad un altro membro del consiglio di amministrazione.
Questo è uno dei risultati del Global Survey 2014: Sustainability Budgets and Priority stato realizzato dalla società inglese Verdantix intervistando i manager incaricati di presidiare la tematica della sostenibilità di 260 aziende con un fatturato compreso tra i 250 milioni e i 20 miliardi di dollari. Le aziende censite operano in Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Messico, Medio Oriente, Regno Unito, Russia, Sudafrica e Stati Uniti e sono attive in 21 settori diversi, tra cui finanza, manifatture, servizi ed energia.
L’interesse nei confronti delle tematiche ambientali è in crescita: il 28% degli amministratori delegati ritiene infatti che vi sia un legame diretto tra la sostenibilità le performance finanziarie di un’azienda, contro il 21% registrato nel 2012.
Per quanto riguarda il budget dedicato alla sostenibilità, le cifre variano molto: il 65% dei manager gestisce fondi fino a 2,5 milioni di dollari, il 26% controlla da 2,5 a a 15 milioni di dollari, il 5% ha a disposizione più di 15 milioni di dollari e solo il 4% non dispone di un budget specifico. Le spese maggiori affrontate dai manager che si occupano di sostenibilità riguardano i dipendenti (28%) e i servizi di consulenza (21%). Tuttavia, l’indagine rivela che le aziende spendono in attività collegate alla sostenibilità cifre che possono essere anche dieci volte superiori al budget specifico. Infine, le aziende che redigono e pubblicano report di sostenibilità sono 8 su 10, ma solo il 39% di esse affida tale compito a organismi esterni e indipendenti.
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