La Turchia bombarda i curdi in Siria durante l’emergenza post-terremoto
Il nord della Siria è alle prese con l’emergenza post-sisma. Ciò nonostante la Turchia ha continuato con i bombardamenti verso i curdi.
I curdi sono il più grande popolo al mondo senza nazione. Il Kurdistan infatti non esiste, nel senso che non c’è uno stato sovrano con questo nome. Il suo territorio è una vasta area montuosa di circa 450mila chilometri quadrati che fa parte di paesi come la Turchia, la Siria, l’Iraq e l’Iran. Oggi i curdi nel mondo sono circa 35 milioni e nel Medio Oriente costituiscono la quinta etnia in termini numerici. Quando si sente parlare di curdi è tendenzialmente per le forti discriminazioni che questa popolazione ha storicamente subito, al punto che spesso si scomoda addirittura la parola “genocidio”. Con la fine dell’impero ottomano il popolo curdo si è trovato infatti diviso nei quattro stati menzionati e le loro aspirazioni nazionaliste e i loro movimenti ribelli sono stati sistematicamente soffocati dalle autorità e accompagnati da politiche di assimilazione forzata, al punto da negare l’esistenza stessa dei curdi come popolo, come nel caso della Turchia. Dalla Turchia di Atatürk all’Iraq di Saddam Hussein, passando per la Siria, il popolo curdo è stato sistematicamente vittima di repressione. Ma proprio in Siria nello scorso decennio è nata la Federazione Democratica della Siria del Nord, comunemente chiamata Rojava, un’enclave curda auto-proclamata che ha avuto un ruolo di primo piano grazie alle milizie Ypg e Ypj nella lotta contro lo Stato islamico e per questo ha attirato attenzioni e simpatie degli stati occidentali. Con il ritiro del contingente statunitense dal Kurdistan siriano nel 2019, voluto da Donald Trump e definito come un tradimento, i curdi del Rojava si sono però ritrovati nuovamente isolati e hanno subito la repressione della Turchia di Erdogan.
Il nord della Siria è alle prese con l’emergenza post-sisma. Ciò nonostante la Turchia ha continuato con i bombardamenti verso i curdi.
Il 23 dicembre un uomo ha ucciso tre curdi nella capitale francese. Aveva precedenti per razzismo, ma la comunità curda sospetta della Turchia.
È il primo caso di estrazione di un militante curdo come previsto dall’accordo tra la Turchia e la Svezia perché quest’ultima possa entrare nella Nato.
La Turchia ha lanciato un’operazione a seguito dell’attentato a Istanbul del 13 novembre, colpendo le zone controllate dai curdi in Siria e Iraq.
Zinar Bozkurt, 26 anni, da 8 vive in Svezia. Attivista curdo, è stato arrestato e sarà probabilmente consegnato alla Turchia.
La Turchia, membro della Nato dal 1952, accusa Svezia e Finlandia di sostenere il Partito dei lavoratori del Kurdistan e i combattenti curdi in Siria.
Behrouz Boochani è tornato in libertà nel corso di questa intervista. Lo scrittore curdo è stato tenuto prigioniero per sei anni in Papua Nuova Guinea dal governo autraliano.
La giovane attivista Hevrin Khalaf, che si batteva per una pacifica convivenza delle minoranze in Siria, è stata uccisa in un agguato il 12 ottobre.
Abbandonati dagli Stati Uniti, i curdi presenti in Siria sono stati attaccati dalla Turchia: “Raid intensi: due civili uccisi”. Appello delle Nazioni Unite.
Il partito del presidente della Turchia Erdogan ha patito una pesante sconfitta alle elezioni municipali, perdendo i due “feudi” Ankara e Istanbul.