
Residui di pesticidi nei cibi dell’Unione europea, i nuovi dati dell’Efsa
Sale al 2,1 per cento il tasso complessivo di sforamento dei limiti dei residui di pesticidi negli alimenti. Il rapporto dell’Efsa.
Sale al 2,1 per cento il tasso complessivo di sforamento dei limiti dei residui di pesticidi negli alimenti. Il rapporto dell’Efsa.
L’esportazione è una pratica obsoleta e crudele. L’Italia e l’Europa intera devono sostenere un cambiamento che salvaguarda il benessere degli animali.
L’Efsa raccomanda di eliminare le gabbie e le mutilazioni per migliorare il benessere animale, ma per i produttori europei questo si rifletterebbe nell’aumento del costo della carne.
Per l’autorità europea i rischi per la salute collegati ai pesticidi nei cibi sono improbabili. Ma i valori di contaminazione, seppur nei limiti, sono in aumento. E poi c’è l’effetto cocktail.
Secondo gli scienziati, per il biossido di titanio, colorante dalla sigla E171, non è possibile stabilire una dose di assunzione che non comporti rischi.
Gli insetti arrivano sulle tavole europee con l’approvazione di Efsa e Ue. Le larve delle tarme della farina, ricche di proteine e vitamine, sono le prime.
L’Efsa ha indagato la correlazione tra le catechine contenute nel tè verde e la salute del fegato. Se per gli infusi non ci sono rischi, occorrere invece fare attenzione alla quantità contenuta negli integratori.
Mentre l’Efsa conferma la pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi nei confronti delle api, i paesi europei non si mettono d’accordo sulla loro messa al bando definitiva. Una situazione che ricorda quella del glifosato.
Invece no, possiamo continuare a mangiare scarti di macellazione gonfiati con polifosfati. Il kebab stava per diventare illegale in Europa per colpa degli additivi di cui è imbottito, ma nulla di fatto. Per ora.
Il glifosato non riceverà più un euro. Succede in Calabria dove la giunta ha deciso di non finanziare più le aziende agricole che utilizzano l’erbicida.