
L’obiettivo fame zero è sempre più lontano. Lo dimostra il rapporto Sofi 2022 dell’Onu
Oggi fino a 828 milioni di persone soffrono la fame: è il 9,8 per cento dell’umanità. Il report Sofi 2022 accende i riflettori sull’impatto della pandemia.
Oggi fino a 828 milioni di persone soffrono la fame: è il 9,8 per cento dell’umanità. Il report Sofi 2022 accende i riflettori sull’impatto della pandemia.
Un accordo storico è stato siglato dai paesi membri del Wto su sovrapesca, vaccini anti-Covid e contrasto alle crisi alimentari.
Tra gennaio e giugno il numero di bambini ricoverati per malnutrizione in Somalia è raddoppiato e metà della popolazione soffre la fame.
Nel solo 2021, guerre, crisi economiche e cambiamenti climatici hanno fatto crescere di 40 milioni il numero di persone che soffrono la fame nel mondo.
L’emergenza umanitaria in Yemen ha raggiunto proporzioni allarmanti. 19 milioni di persone non avranno abbastanza cibo nel secondo semestre 2022.
L’organizzazione umanitaria Cesvi, che lavora da anni nel Corno d’Africa, ha raccolto testimonianze drammatiche sulla crisi in corso.
Il Corno d’Africa è alle prese con la peggiore ondata di siccità degli ultimi quattro decenni. E ancora non se ne vede la fine.
In caso di shock improvvisi, come la pandemia ma anche gli eventi climatici estremi, i paesi devono essere in grado di garantire cibo sufficiente, sicuro e nutriente per tutti e farlo in modo sostenibile.
Fame e conflitti si alimentano l’un l’altro, in un circolo vizioso che va spezzato al più presto. L’Indice globale della fame 2021 è un appello ad agire.
Il Kenya vive una forte siccità dopo le piogge quasi assenti della primavera. L’agricoltura è in ginocchio e in 23 regioni del paese mangiare regolarmente è diventato un lusso.