
Indice globale della fame 2021. La lotta contro la fame segna una battuta d’arresto
Fame e conflitti si alimentano l’un l’altro, in un circolo vizioso che va spezzato al più presto. L’Indice globale della fame 2021 è un appello ad agire.
Fame e conflitti si alimentano l’un l’altro, in un circolo vizioso che va spezzato al più presto. L’Indice globale della fame 2021 è un appello ad agire.
Il Kenya vive una forte siccità dopo le piogge quasi assenti della primavera. L’agricoltura è in ginocchio e in 23 regioni del paese mangiare regolarmente è diventato un lusso.
1,14 milioni di persone in Madagascar si trovano in stato di insicurezza alimentare a causa della peggiore carestia degli ultimi decenni. Non c’entrano conflitti e malattie, ma i cambiamenti climatici.
Siamo ancora ben lontani dallo sconfiggere la fame nel mondo. Un’emergenza che coinvolge 768 milioni di persone, quasi il 10 per cento dell’umanità.
L’evento aprirà la strada al Food system summit di New York. Obiettivo, trasformare il modo in cui il mondo produce, consuma e pensa il cibo.
Il maggior spreco alimentare avviene in casa e il problema non riguarda solo i paesi sviluppati. Cosa rivela il nuovo rapporto delle Nazioni Unite.
Secondo l’Indice globale della fame 2020 i dati sono leggermente migliorati rispetto al 2000, ma gli indicatori restano spesso allarmanti.
L’Onu si è impegnata ad azzerare la fame nel mondo entro il 2030, ma questo traguardo appare sempre più improbabile. Anche a causa della Covid-19.
La crisi economica legata al coronavirus potrebbe pesanti conseguenze sulla sicurezza alimentare di milioni di persone, secondo le Nazioni Unite.
Torna dal 6 a 9 maggio a Fiera Milano Rho Seeds&Chips, il più importante evento internazionale dedicato alle nuove prospettive dell’alimentazione.