Mancano pochi giorni all’inizio, a Roma, del pre-vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. In programma dal 26 al 28 luglio, sarà un evento che precederà il Food systems summit previsto a settembre a New York. Si tratterà di una tre giorni di incontri, alcuni nella capitale, altri attraverso una piattaforma virtuale, per riunire gli sforzi e i contributi di un processo globale che ambisce alla trasformazione dei sistemi alimentari.
I contenuti del pre-summit italiano sui sistemi alimentari
L’evento riunirà giovani, piccoli agricoltori, popolazioni indigene, ricercatori, rappresentanti del settore privato, leader politici e ministri dell’agricoltura, dell’ambiente, della salute e delle finanze, per raccogliere approcci scientifici e buone pratiche per il settore provenienti da tutto il mondo, lanciare una serie di nuovi impegni attraverso azioni condivise, mobilitare investimenti pubblici e privati. “Il pre-vertice in Italia sarà un momento fondamentale per mobilitare gli sforzi ambiziosi di cui abbiamo bisogno per costruire sistemi alimentari sostenibili che funzionino per le popolazioni e il pianeta”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni UniteAntónio Guterres . “Attraverso un’azione accelerata possiamo ricostruire un mondo migliore post Covid-19, combattere la fame crescente e affrontare la crisi climatica”.
Il ruolo dell’Italia
Ospitando il pre-summit, il governo italiano assumerà un impegno nel definire lo spirito e le ambizioni che animeranno l’evento newyorkese. “L’Italia è pronta ad accogliere questo appuntamento essenziale del vertice sui sistemi alimentari”, ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi . “Vogliamo affrontare la questione della sicurezza alimentare all’interno del nostro ampio programma come presidenza del G20. Insieme alle Nazioni Unite e alle sue agenzie con sede a Roma, l’Italia si impegnerà con i suoi partner per promuovere un’agricoltura migliore, filiere produttive sostenibili e stili di vita salutari. Mi aspetto che tutti si uniscano a noi in uno sforzo globale per proteggere l’ambiente con azioni significative”.
📣 Today, the @UN & @Palazzo_Chigi announced that the @FoodSystems Summit Pre-Summit gathering will be held in Rome from July 19-21!
— UN Food Systems Summit 2021 (@FoodSystems) March 17, 2021
Cosa sono i sistemi alimentari e perché occorre cambiarli
Con il termine sistema alimentare si indicano tutte le attività coinvolte nella produzione, nella lavorazione, nel trasporto e nel consumo di cibo. Dalla salute dei nostri sistemi alimentari dipende profondamente la nostra, quella dell’ambiente, dell’economia e della cultura. “Quando funzionano bene – spiega l’Onu – i sistemi alimentari hanno il potere di unirci come famiglie, comunità e nazioni”. Attualmente, però, troppi sistemi alimentari del mondo sono fragili e vulnerabili e tali si sono rivelati specialmente durante la pandemia da Coronavirus che ha colpito la popolazione mondiale, penalizzando specialmente i poverie gli emarginati. Trasformarli è dunque, secondo le Nazioni Unite, una delle vie più potenti per cambiare rotta e fare progressi verso tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibiledell’Agenda 2030.
Negli Stati Uniti alcuni scienziati hanno individuato dieci pesticidi con effetti dannosi sui neuroni dopaminergici collegati allo sviluppo del Parkinson.
Da secoli, il frutto dell’ume viene coltivato a Minabe e Tanabe in armonia con i boschi cedui e gli insetti impollinatori: un metodo riconosciuto dalla Fao.
L’undicesima edizione di Slow Fish si terrà a Genova dall’1 al 4 giugno e avrà come tema il “coast to coast”, inteso come interconnessione tra mari e vita terrestre.
La Fao ha pubblicato un rapporto sul contributo nutrizionale di carne, uova e latte, concludendo che si tratta di alimenti che partecipano a una dieta sana ed equilibrata.
Simile allo zucchero in aspetto e gusto, l’eritritolo è un dolcificante a quasi zero calorie, ma secondo uno studio è associato al rischio di eventi cardiovascolari.
Insegnante e produttore di olio siciliano, Nicola Clemenza da anni porta avanti una battaglia per la legalità dopo l’attentato mafioso che lo ha colpito.
A dirlo è uno studio cinese secondo cui il consumo frequente di cibi fritti aumenterebbe del 12 per cento il rischio di ansia e del 7 per cento il rischio di depressione.