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Tra gli alberi la nostra specie ha mosso i primi passi, oggi le foreste ci offrono sostentamento, riparo e puliscono l’aria che respiriamo.
Le foreste coprono un terzo del Pianeta e svolgono un ruolo fondamentale per gli esseri umani; circa 1,6 miliardi di persone, infatti, dipendono dalle foreste per la loro sussistenza. Le aree verdi sono inoltre un inestimabile scrigno di biodiversità, ospitano oltre l’80 per cento delle specie terrestri animali e vegetali. I boschi, grazie al processo della fotosintesi, sono i nostri principali alleati nella riduzione della quantità di CO2 presente nell’atmosfera.
Il 21 marzo si celebra la Giornata internazionale delle foreste istituita nel 2012 dalle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza dell’importanza di tutti gli alberi che compongono il polmone verde del pianeta Terra.
Nonostante i numerosi vantaggi ecologici, economici e sociali e l’evidenza che la nostra sopravvivenza sia legata a doppio filo a quella delle foreste, le stiamo distruggendo. La deforestazione prosegue a un ritmo allarmante: ogni anno vengono distrutti oltre 13 milioni di ettari di foresta e la distruzione dell’Amazzonia, l’ultimo grande polmone del Pianeta, è tornata ad aumentare.
“La deforestazione è la seconda causa dei cambiamenti climatici dopo i combustibili fossili. Basta considerare i due miliardi di tonnellate di CO2 che ogni anno vengono assorbite dagli alberi che diventano un deposito di carbonio”, ha spiegato Douglas McGuire, coordinatore tutela e ripristino delle Foreste e del paesaggio della Fao. Gli alberi infatti sono costituiti per circa il 20 per cento del loro peso da carbonio.
I motivi per salvare le foreste sono molti, ma forse voler dare un valore a un albero lo svilisce, sarebbe come attaccargli sopra un cartellino con il prezzo. Gli alberi sono gli esseri viventi più antichi del Pianeta. All’alba della nostra razza ci davano rifugio dai predatori tra le loro fronde, oggi ci forniscono ossigeno, cibo e risorse. Noi dobbiamo difenderli.
“Ripristino delle foreste: un percorso per la ripresa e il benessere“. È questo il tema dell’edizione 2021 della Giornata internazionale delle foreste. Risanare le foreste e gestirle in modo sostenibile, ricordano le Nazioni Unite, aiuta ad affrontare le crisi legate al clima e alla perdita di biodiversità, oltre a produrre beni e servizi per uno sviluppo economico sostenibile che crei posti di lavoro e migliori la qualità della vita delle persone. Il tema scelto per quest’anno si inserisce nel decennio Onu per il ripristino degli ecosistemi, il cui obiettivo è recuperare 350 milioni di ettari di terreni degradati entro il 2030.
L’edizione 2020 è dedicata all’indissolubile unione tra foreste e biodiversità, le foreste ospitano infatti circa l’80 per cento delle specie terrestri. Questo inestimabile patrimonio è tuttavia fortemente minacciato ed è in corso quella che molti scienziati ritengono essere la sesta estinzione di massa della storia.
“La salute dei nostri ecosistemi sta diminuendo a una velocità senza precedenti e i tassi di estinzione delle specie stanno accelerando – ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres -. Dobbiamo agire rapidamente per invertire tutto questo. La salvaguardia delle foreste fa parte della soluzione“.
Per preservare e valorizzare le foreste è necessario conoscerle, per questo l’edizione del 2019 della giornata era dedicata all’importanza dell’educazione ambientale, con lo slogan: “Impara ad amare le foreste”. L’istruzione ricopre un ruolo fondamentale nella gestione forestale sostenibile e nella conservazione della biodiversità, la conoscenza infatti genera rispetto e, spesso, amore.
È innanzitutto necessario insegnare ai bambini che la tutela delle foreste è fondamentale per il nostro futuro e la loro importanza non farà che aumentare in concomitanza con l’aumento della popolazione globale. In tal senso genitori e insegnanti svolgono un ruolo fondamentale, aiutare i bambini a entrare in contatto con la natura può creare generazioni future consapevoli dei benefici degli alberi e delle foreste. Investire nell’educazione forestale dovrebbe dunque essere considerata una priorità, perché non si è mai troppo piccoli per conoscere e amare le foreste.
Nel 2018 la giornata internazionale delle foreste era dedicata a “foreste e città sostenibili“, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza delle aree verdi nei centri urbani per il benessere delle persone.
Il numero di persone che vivono in città non è mai stato così alto. Entro il 2050 sei miliardi di persone vivranno nelle aree urbane, circa il 70 per cento della popolazione mondiale. Ma la rapida urbanizzazione non deve necessariamente tradursi nell’inquinamento urbano incontrollato. Gli alberi e i parchi contribuiscono a rendere le città luoghi più verdi, più salubri e più felici dove vivere perché regalano frescura, filtrano le sostanze inquinanti dannose per la salute e mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il tema del 2017 era “Foreste ed energia”. Per celebrare la giornata sono previste diverse iniziative, le attività includono la piantumazione di alberi, manifestazioni, conferenze, mostre fotografiche e proiezioni, con un unico filo (o forse radice) conduttore, la tutela delle foreste.
“Per costruire un futuro sostenibile e resistente ai cambiamenti climatici per tutti, dobbiamo investire nelle foreste che ricoprono il nostro Pianeta. Questo richiederà un impegno politico ai più alti livelli, l’adozione di politiche intelligenti, l’effettiva applicazione delle leggi e partnership e finanziamenti innovativi”, aveva dichiarato l’allora segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.
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