
Il caldo brucia l’Iraq, 50 gradi all’ombra a Bagdad
L’Iraq affronta un’ondata di caldo impossibile da sopportare. Le Nazioni Unite: un allarme per il mondo intero.
L’Iraq affronta un’ondata di caldo impossibile da sopportare. Le Nazioni Unite: un allarme per il mondo intero.
A vent’anni dall’invasione statunitense dell’Iraq, basata su fake news, il Paese continua a sopravvivere sulle macerie del conflitto. Cos’è successo in questi anni?
Il territorio dell’Iraq è tra i più vulnerabili all’impatto della crisi climatica. Per proteggerlo, il governo vuole piantare 5 milioni di alberi e palme.
Dopo i mondiali di calcio in Qatar, il Medio Oriente è ancora protagonista con la Coppa delle nazioni del Golfo in Iraq.
Baghdad e altre città dell’Iraq sono avvolte in un alone arancione per le tempeste di sabbia, fenomeni sempre più estesi a causa dei cambiamenti climatici.
Un tempo famoso per la sua biodiversità, oggi il lago Sawa in Iraq si è completamente prosciugato a causa dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento incontrollato.
Dopo una storia millenaria, le vestigia della Mesopotamia (nell’odierno Iraq) potrebbero soccombere ai cambiamenti climatici.
Alla vigilia dell’ultima riunione dei paesi produttori di petrolio dell’Opec, l’Iraq ha proposto di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Nel nordest della Siria il livello dell’Eufrate è così basso che cinque milioni di persone rischiano di rimanere senza acqua potabile.
Salman Khairalla è un attivista iracheno che lotta dal 2007 per preservare le paludi del suo paese, una risorsa idrica fondamentale.