
Ikea venderà pezzi di ricambio dei propri mobili
Il colosso svedese tenta di ridurre il suo impatto ambientale annunciando la vendita di pezzi di ricambio dei propri mobili, acquistabili finora solo per intero.
Il colosso svedese tenta di ridurre il suo impatto ambientale annunciando la vendita di pezzi di ricambio dei propri mobili, acquistabili finora solo per intero.
Ha rivoluzionato le regole dell’assemblaggio dei mobili con soluzioni ecologiche, modulari e creative che permettono di riutilizzare anche vecchi arredi che altrimenti verrebbero gettati. Ora Playwood è pronta a ingrandirsi con la prima raccolta fondi.
Visionario produttore di mobili di design, Daniele Lago ha creato una design community di un milione e mezzo di fan, e dialoga con dieci milioni di persone.
Mabeo furniture è un’azienda di design africana, la prima ad aver raggiunto notorietà internazionale. Produce mobili di grande qualità fatti da artigiani in Botswana.
L’habitat casalingo dei dj ed altri professionisti della musica riflette quasi sempre il loro orientamento creativo, e prevede la necessità di collocare tra gli arredi anche strumenti musicali, mixer e talvolta perfino monumentali collezioni di vinili. Con una delicata e cruciale peculiarità: i rapporti col vicinato, per scongiurare il reciproco “inquinamento acustico”.
E’ possibile scegliere di creare una lista nozze amica dell’ambiente, in cui i regali sono eco e i viaggi di nozze responsabili.
Per sfruttare al meglio le superfici della cucina e ridurre gli sprechi, occorre organizzare gli spazi in maniera intelligente. Soprattutto con il riciclo.
Ecologico, economico, versatile, riciclato. Ecco le tante possibilità offerte dal pallet di riciclo.
Un’idea LifeGate sviluppata con Kora per offrire un coverage completo su oggetti, progetti e iniziative eco in esposizione sia alla Fiera di Milano-Rho che nella ricchissima varietà di appuntamenti del Fuorisalone in tutti i quartieri della città.
Sedie di cartone, armadi in parquet riciclato, lampade LED a due dimensioni. Quali novità eco per il Salone del Mobile 2010?