
L’Europa vieta l’importazione di alimenti contaminati da neonicotinoidi nocivi per le api
Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.
Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.
Un’inchiesta svela che migliaia di tonnellate di pesticidi neonicotinoidi, dannosi per le api e la biodiversità, vengono ancora esportati nei paesi poveri.
Sebbene l’utilizzo di pesticidi sia diminuito, la loro tossicità nei confronti degli insetti impollinatori è aumentata. Una ricerca spiega perché.
Brexit è anche questo: il Regno Unito ha deciso di concedere agli agricoltori l’impiego, seppur temporaneo, di uno dei pesticidi più pericolosi per le api.
Nove milioni di api morte solo ad agosto a causa di due insetticidi rilevati dall’Ats di Brescia. Le associazioni di apicoltori presentano un esposto in procura.
È il parere espresso dalla Corte di giustizia europea su un caso riguardante la Francia, che aveva vietato alcuni neonicotinoidi.
La Francia fa marcia indietro e reintroduce in deroga i pesticidi neonicotinoidi, che minacciano la sopravvivenza delle api.
Uno studio australiano ha dimostrato che i neonicotinoidi sono nocivi per queste specie a contatto con acqua e mangimi contaminati.
Il biologico è definitivamente uscito dalla nicchia: gli acquisti bio sono cresciuti anche nel periodo dell’emergenza coronavirus. Un riflesso del desiderio di un mondo più sostenibile, ma anche della consapevolezza di quanto il bio sia sicuro per la salute umana e dell’ambiente.
Per dare riparo agli uccelli migratori, il cui numero è in calo, in molte aree degli Usa le persone stanno costruendo finti caminetti che fungono da “hotel per uccelli”.