
Le bioplastiche si degradano senza inquinare i mari. Ma non vanno buttate
Tre ricerche commissionate dalla società Novamont confermano la biodegrabilità delle bioplastiche in Mater-Bi e la non tossicità per l’ecosistema marino.
Tre ricerche commissionate dalla società Novamont confermano la biodegrabilità delle bioplastiche in Mater-Bi e la non tossicità per l’ecosistema marino.
Non solo una capsula biodegradabile che ritorna in ciclo, ma un progetto unico per coltivare funghi dai fondi di caffè.
Solo stoviglie in Mater-Bi di Novamont per i ristoranti Eataly presenti in Expo 2015. A Milano la plastica biodegradabile insegna come fare la raccolta differenziata anche durante i grandi eventi.
Un brevetto tutto italiano, una collaborazione unica tra Lavazza e Novamont. Aziende che hanno scommesso sulla bioeconomia e su un caffè un po’ più eco.
Nuovi sviluppi per la bioplastica sarda, Coldiretti e i consorzi agrari forniranno tutti gli scarti agricoli necessari per la bioraffineria di Novamont a Porto Torres.
Un capolavoro della tecnologia, dell’ingegneria, un’operazione magistrale per l’ambiente e il lavoro in Sardegna. Là dove c’era un petrolchimico, ora c’è l’erba. Per produrre bioplastiche.
L’Autorit
Possono trasformarsi in sacchetti, posate e pneumatici. Sono plastiche. Ma si degradano come una buccia di mela. Le bio-plastiche italiane sono l’invenzione dell’anno in Europa. A colloquio con la ricercatrice e imprenditrice a capo di Novamont, Catia Bastioli.