Le bioplastiche si degradano senza inquinare i mari. Ma non vanno buttate
Tre ricerche commissionate dalla società Novamont confermano la biodegrabilità delle bioplastiche in Mater-Bi e la non tossicità per l’ecosistema marino.
Tre ricerche commissionate dalla società Novamont confermano la biodegrabilità delle bioplastiche in Mater-Bi e la non tossicità per l’ecosistema marino.
Non solo una capsula biodegradabile che ritorna in ciclo, ma un progetto unico per coltivare funghi dai fondi di caffè.
Da aprile 2015 Eataly, l’azienda leader nella ristorazione e nella vendita di prodotti enogastronomici italiani di alta qualità, userà nei propri ristoranti presso Expo Milano 2015 solo stoviglie in Mater-Bi, la bioplastica compostabile. La plastica biodegradabile prodotta da Novamont può essere smaltita negli impianti di compostaggio insieme agli scarti alimentari, trasformandosi in compost.
Un brevetto tutto italiano, una collaborazione unica tra Lavazza e Novamont. Aziende che hanno scommesso sulla bioeconomia e su un caffè un po’ più eco.
Pratica, economica, igienica, dalla fine degli anni Quaranta, la plastica ha cambiato ogni nostra abitudine. La diffusione delle materie plastiche si è sviluppata incredibilmente negli ultimi 65 anni, causando una delle maggiori emergenze ambientali del nostro pianeta. In tutto il mondo la plastica ha sostituito gran parte dei materiali tradizionali facendo lievitare i costi ambientali
È stato inaugurato nell’area dell’ex petrolchimico in Sardegna un nuovo impianto di chimica verde di Matrica, joint venture Versalis-Novamont. Una tappa importantissima di un cammino, secondo le parole dell’ad Novamont Catia Bastioli “iniziato più di venti anni fa da un testardo gruppo di ricercatori che partendo dalla filiera delle bioplastiche sta portando alla realizzazione qui
L’Autorit