Clima, la Cop 26 di Glasgow è stata rimandata per pandemia
A causa dell’epidemia di coronavirus, la Cop 26 non si terrà a novembre di quest’anno ma nel 2021.
A causa dell’epidemia di coronavirus, la Cop 26 non si terrà a novembre di quest’anno ma nel 2021.
Il coronavirus colpisce l’azione per il clima. I negoziati sulla biodiversità, sugli oceani e per il clima, la Cop 26, rischiano di essere rimandati.
Teorie strampalate, frasi decontestualizzate, false credenze. Il negazionismo climatico è un fenomeno sempre più diffuso in Italia che vuole offrire una narrativa diversa e opposta a quella presentata dal 99% degli scienziati del mondo.
Come una sirena d’allarme, gli attivisti hanno portato la voce del mondo dentro la Cop 25 di Madrid. I risultati dai governi del mondo non sono arrivati, ma le loro grida e messaggi più forti che mai, anche per chi non c’era.
La Cop 25 si è conclusa con due giorni di ritardo. Con pochissimi passi avanti e la prospettiva di un 2020 in salita. A mancare, ancora una volta, è la volontà politica.
La Cop 25 si avvia lentamente verso il fallimento. L’ambizione sperata, urlata, implorata non si è vista. Così entriamo nel decennio decisivo.
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è alla Cop 25 di Madrid per porre le basi del decennio per il clima. A cominciare dalla Pre cop di ottobre 2020 che si terrà a Milano.
I negoziati alla Cop 25 di Madrid hanno portato a numerosi passi indietro sul tema dei diritti umani e, in particolare, sul Gender action plan.
Quella di mercoledì è stata la giornata delle proteste che hanno ritardato i lavori dell’assemblea plenaria alla Cop 25 di Madrid. Giustizia climatica e potere alle persone, le richieste dei manifestanti.
Unite behind science è il titolo della conferenza che si è tenuta oggi alla Cop 25. La presenza di Greta Thunberg ha riempito l’arena, ma a parlare sono stati gli scienziati.