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Bioenergetica – cos’è e quali forme di terapia esistono
Alla base della terapia bioenergetica c’è il concetto di energia: in ogni organismo sano, l’energia fluisce naturalmente sotto forma di sangue e respiro
Che cosa è la terapia bionergetica di Lowen
Alla base della terapia bioenergetica di Lowen c’è il concetto di energia: così come in ogni organismo vitale sano, l’energia fluisce naturalmente nel corpo, nutrendolo, a livello metabolico, sotto forma di sangue e respiro. Questo normale fluire viene però bloccato dalle tensioni muscolari, che si accumulano in risposta alle situazioni ambientali e sociali quotidiane, ovvero allo stress di qualsiasi genere e gravità (un lutto, una malattia, una lite, ma anche un viaggio, un esame, un trasloco).Quando si consente alla tensione muscolare di scaricarsi, e quindi ai muscoli di rilassarsi, l’energia riprende a circolare liberamente, col risultato di rimetterci in contatto con il corpo e le emozioni.
Un altro dei concetti basilari della bioenergetica è infatti che, nel corso della vita, ognuno di noi iscrive – nel corpo e nella mente – le emozioni, i sentimenti e i pensieri che sorgono in risposta agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno: e quanto più tali stimoli sono gravi, come nel caso di veri e propri eventi traumatici, tanto più lasciano segni indelebili. È per difenderci da questi traumi che adottiamo, fin dall’infanzia, una “struttura” che ci consente di non percepire sentimenti con i quali non riusciamo a convivere: dolore, paura, rabbia. Tale struttura, come ha capito per primo Wilhelm Reich, rappresenta la “memoria” del corpo e, nel corpo, è rappresentata proprio dalle contrazioni muscolari: dove c’è contrazione non scorre energia, e dove non scorre energia non ci “sentiamo”. Chiamata in bioenergetica armatura caratteriale, questa struttura è un sistema difensivo che tende col tempo a diventare cronico – a livello psichico si parla di carattere – permanendo anche quando l’evento traumatico originario è passato.
Psicologia bionergetica
Attenta all’unità di corpo e mente, l’analisi bioenergetica ha rivoluzionato il metodo analitico riconoscendo l’importanza del lavoro corporeo per il superamento del sintomo nevrotico. Se ogni blocco emozionale si iscrive in un blocco muscolare, la terapia si può rivolgere al mondo dei sentimenti e delle emozioni dell’altro, non solo attraverso una relazione verbale ma soprattutto attraverso tecniche corporee che agevolano l’auto-conoscenza e permettono di incamminarsi verso un’evoluzione personale.
Qual è il principio “portante” della terapia bioenergetica
La Bioenergetica è una tecnica psico-corporea che mira a sciogliere le tensioni a livello muscolare e articolare con esercizi che non coinvolgono solo l’aspetto fisico. In virtù dell’unità funzionale di corpo e mente, si scopre che il lavoro corporeo agisce sulle emozioni e sul benessere psichico. Inoltre il lavoro esperienziale sulle nostre emozioni agisce positivamente sulle proprietà fisiche ed energetiche dell’organismo.
In cosa consiste un corso di bioenergetica
La “ginnastica bioenergetica” è compresa tra le tecniche psico-corporee, come il breathwork, l’antiginnastica, il metodo feldenkrais, il training autogeno, la respirazione olotropica, la terapia craniosacrale, la danzaterapia, il tai chi o la meditazione. Tutte queste discipline olistiche, che siano nate in seno alla tradizione orientale oppure sviluppatesi in Occidente, pur nella loro diversità riconoscono l’unità somato-psichica: dietro a una tensione muscolare vive un blocco emozionale. Quindi, il benessere psicofisico si raggiunge non solo attraverso un’attività motoria mirata alla distensione e al ricaricamento energetico dell’organismo, ma anche attraverso esercizi di autoespressione che permettono di sciogliere il nodo emozionale.
Che differenza esiste tra bioenergetica e fitness?
L’organismo non è una semplice macchina fatta di fasce muscolari che possiamo allungare e allentare mediante esercizi mirati di stretching ma è anche un’unità vivente che ha una sua pulsazione e un suo ritmo biologico. L’individuo è un sistema energetico: c’è chi ha una grande carica a livello cranio-nucale (ipertrofia dell’Io e delle attività volontarie, controllo mentale) a discapito degli arti inferiori (gambe deboli, stanchezza) e c’è invece chi accumula carica a livello addominale e/o toracico con la sensazione di essere sempre sul punto di esplodere ma senza la capacità di lasciar fluire dal corpo l’eccesso di energia. La bioenergetica agisce a livello fisico, creando un benessere immediato (distensione muscolare, facilità di movimenti articolatori, maggiore circolazione linfatica e sanguigna) e permette di bilanciare il sistema energetico personale di ognuno, riequilibrando le disarmonie che traspaiono da una postura scorretta e da una contrazione organica costante.
L’analisi bioenergetica di Lowen
Arrendersi alle sue forme, alle sue vibrazioni, al suo modo di relazionarsi al mondo, alle sue modalità di movimento… lasciare che il corpo si esprima, solo così la persona potrà raggiungere la piena conoscenza del sè, di quella parte con cui si viene in contatto solo attraverso un lungo e affascinante percorso di accettazione delle proprie parti di luce e d’ombra.
Per prima cosa vengono osservate e rielaborate le modalità caratteriali, tutti gli atteggiamenti con cui ci scontriamo nel quotidiano. Poi, scendendo in profondità, l’individuo incontra tutti i processi mentali che stimolano i singoli comportamenti che sono a loro volta relazionati a emozioni e sentimenti. Da questo momento il corpo diventa consapevole e grazie alle nuove informazioni genera quella libertà che gli permette di “ricominciare a vivere”, in nuova dimensione.
La spontaneità raggiunta tende a produrre maggior energia e contemporaneamente a generare nuove modalità di comportamento: non è possibile evitare le rigidità dovute all’età ma si possono evitare le tensioni dovute a emozioni costrette e trattenute a livello muscolare; più l’individuo è libero nel corpo, maggiore è l’ossigenazione mentale che porta la persona a integrare l’aspetto psichico nel corpo e la nuova modalità corporale nella mente.
La persona ora si riconosce in una nuova dimensione non più caratterizzata da rigidità muscolari, blocchi articolari, tensioni, ma libera da restrizioni e inibizioni sia fisiche che mentali, capace di muoversi nel mondo con una motilità diversa. La “sua” motilità, quella che ha sempre avuto dentro se stessa, quella mai autorizzata a esprimersi.
L’importanza del respiro nella terapia bioenegetica
Osservate come si muove la pancia di un bambino quando respira, lo fa con tutto il corpo e l’energia fluisce liberamente creando il dolce movimento a onda che favorisce in maniera naturale il rilassamento: il battito cardiaco si regolarizza, il sistema nervoso parasimpatico si disattiva, i muscoli si decontraggono, la circolazione linfatica e sanguigna riprendono il moto armonico dimenticato.
Quando tutto il corpo assorbe l’aria, i muscoli dell’addome, del petto e del diaframma si allungano e poi si rilassano lasciando fluire l’aria verso l’esterno. È così che il ritmo dell’onda respiratoria continua a circolare impercettibile in profondità. Può capitare che in questo fiume di energia si annidino delle pietre più o meno grandi: un’emozione trattenuta di rabbia o un pensiero ossessivo (ad esempio il super-investimento sulla propria immagine) introducono un elemento fisso nella circolazione libera del flusso energetico.
Dove ne risentirà immediatamente il corpo? Proprio nel movimento ad onda del respiro. Ostacolato dai residui fissi del pensiero o dell’emozione inespressa, l’onda del respiro si accorcia impoverendo il corpo dell’apporto energetico vitale. Come recuperare allora la vibrazione espansiva interrotta dall’apnea e dal fiato corto? Come sciogliere quelle tensioni muscolari che bloccano il pulsare vitale di un organismo libero?
La bioenergetica segue i processi naturali del ristabilimento energetico degli organismi “aggirando l’ostacolo” e “girando attorno” alla pietra per spostarla poco alla volta, senza sforzo volontario, permettendo all’energia di penetrare anche laddove la tensione non lo concedeva. Per favorire il flusso libero dal basso verso l’alto dell’energia, è importante che la respirazione, abitualmente superficiale, possa approfondirsi grazie alla respirazione addominale.
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