Benefici e controindicazioni del massaggio cranio sacrale

Scopri i benefici del massaggio craniosacrale per la cura ed il trattamento dell’ansia: benessere attraverso il contatto.

Tutto questo fa sì che ci si confronti anche con i propri limiti e si cerchino vie alternative per la soluzione di un problema. Questa è la funzione costruttiva dello stress; ma, quando compare l’ansia da performance, è segno che lo stress ha superato la soglia limite! È allora è opportuno fermarsi per salvaguardare la propria integrità, riorganizzandosi a livello profondo.

massaggio craniosacrale
Seduta dopo seduta, il meccanismo respiratorio primario, tende verso uno stato di sempre
maggiore equilibrio © Ingimage

Massaggio craniosacrale benefici

In questa situazione, dice Rita Fonte, terapeuta shiatsu e craniosacrale, la Craniosacral therapy può essere di grande aiuto: il terapista, infatti, mettendosi in ascolto del “respiro primario” della persona, sostiene quest’ultima nel restare in una costante consapevolezza del proprio corpo nel momento presente, consapevolezza delle tensioni, delle emozioni, ma anche del loro mutare, come pure di spazi interiori che possono emergere repentini e portare ad attingere alle proprie personali risorse.

Massaggio craniosacrale a cosa serve

Seduta dopo seduta, con tempi diversi per ognuno, (si consideriopportuno ricevere un numero di sedute compreso tra le 10 e le 20) il meccanismo respiratorio primario, la cui funzionalità è di grande importanza per il benessere della persona considerata nella sua interezza, tende verso uno stato di sempremaggiore equilibrio. E’ molto delicato il compito del terapeuta, quale facilitatore di tale processo, e consiste nell’accompagnare i tessuti, sia quelli superficiali che quelli profondi, sulla strada da essi stessi “scelta” al fine di “rivedere” propri vissuti, di lasciare andare tensioni, fare esperienza di spazi che consentano il realizzarsi di
nuove possibilità.

Massaggio craniosacrale controindicazioni

L’ansia è contrazione, è blocco dei muscoli, del diaframma e perciò del respiro, del cuore, che non riesce più ad essere staccato ed obiettivo, degli occhi, ai quali, in questo stato, è difficile osservare le situazioni come sono. Il terapeuta percepisce dove è più opportuno iniziare a facilitare il processo di unwinding o srotolamento dei tessuti al fine di liberare una tensione, un’emozione, un ricordo. Ogni trattamento è diverso perché rispetta l’unicità della persona e la continua metamorfosi di ognuno; di costante c’è solo il lettino su cui chi riceve è invitato a stendersi comodamente.

Il contatto con il ritmo craniosacrale, che, come un’onda, pervade ogni cellula e riporta la persona al proprio centro, è un’esperienza che arreca forza, calma restituendo al ricevente la capacità di gestire i problemi nel momento in cui si presentano, con le risorse di cui egli dispone.

Daniela Milano

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