Coltivare un orto a casa significa entrare in contatto con la natura (basta qualche erba aromatica sul balcone per sincronizzarsi con il mondo naturale e osservare il ciclo delle piante o gli insetti che popolano il nostro ambiente quotidiano), ricavare soddisfazione dal frutto del proprio lavoro, mangiare cibo appena raccolto, al massimo del suo sapore
Come si progetta un orto? Pochi, semplici passi per coltivare un orto in città grazie ai consigli di Slow Food.
Milano rappresenta uno dei maggiori esempi italiani della coltivazione di orti in città. Strumenti fondamentali per mitigare l’urbanizzazione e accorciare la filiera dei prodotti di stagione.
Cos’è, come nasce e a cosa serve Città d’Orti, il progetto che unisce tre realtà – Slow Food, LifeGate e Comart – per “espandere la cultura e la pratica degli orti urbani”.
È l’orto aziendale più grande di tutto il Giappone. 4 mila metri quadrati sui 20 dell’intero stabile, dedicati alla coltivazione di più di 200 specie vegetali, molte delle quali commestibili. Ecco allora campi di riso, grappoli di pomodori che penzolano dal soffitto, vere e proprie serre indoor di broccoli, insalata e molte altre verdure. https://www.youtube.com/watch?v=6k-cfxr2CnM
Secondo uno studio californiano per ogni chilo di verdure prodotte nel proprio giardino si risparmiano due chili di CO2.
In piena era digitale, piante e fiori si riconoscono con le app. Semplicemente scattando una foto e attendendo il riconoscimento da parte del dispositivo.
C’è quello per il terrazzo, quello che utilizza tecnologie Nasa o quello realizzato con materiali di riciclo. Tutti pensati per coltivare un orto in casa.
La realizzazione di un orto sul posto di lavoro può stimolare la creatività dei dipendenti e la loro sensibilità verso le questioni ambientali.
Che abbiate un giardino o un balcone, non potete farvi mancare questo delizioso dolcificante naturale a zero calorie. Ecco come coltivarlo.
