Veterinaria dell'animale

Viaggiare col gatto, segreti e consigli per una partenza perfetta

Partire per le vacanze col nostro gatto non è sempre facile. Ma bastano pochi, piccoli accorgimenti per evitare noie e problemi.

Anche il gatto va in vacanza. Sono sempre di più, infatti, le persone che portano con sé il proprio felino durante le ferie estive. Una recente ricerca di Volagratis.com ha dimostrato, dati alla mano, che il numero di gatti che viaggiano insieme ai loro amici umani sta aumentando. Ma il gatto – si sa – non è un cane e riserva spesso incognite maggiori di quest’ultimo. Qualche volta, i problemi ci sono e sembrano insormontabili. Ecco allora i consigli dei veterinari e alcune regole di base per permettere anche al nostro gattino di viaggiare al nostro fianco, non solo in estate…

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È in aumento il numero di persone che viaggiano col proprio gatto © Timothy Meinberg/Unsplash

Cosa fare prima della partenza, la parola al veterinario

Enigmatici, irascibili, poco socievoli e decisamente imprevedibili, i gatti riservano non poche incognite durante viaggi e piccoli/grandi spostamenti. Ma quali sono i passi indispensabili da fare prima di mettersi in viaggio col proprio micio per una vacanza o uno spostamento obbligato? “Una semplice visita generale prima della partenza è una buona regola di base, e diventa indispensabile se siamo già a conoscenza di eventuali problemi di salute del nostro piccolo amico”, spiega il dottor Luca Carletti, medico veterinario. “Inoltre molte località richiedono le vaccinazioni in regola, a volte delle vaccinazioni aggiuntive (per esempio l’antirabbica), il passaporto e dei trattamenti antiparassitari specifici, per cui è bene consultare il veterinario almeno un mese prima della partenza”.

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Il veterinario può indubbiamente aiutarci con dei buoni consigli per tutto ciò che riguarda la gestione del gatto durante lo spostamento vero e proprio, e per far in modo che lo viva al meglio e senza stress. Ogni felino, infatti, ha un proprio carattere e una sua indole particolare, e chi meglio del veterinario curante può aiutare a prevenire comportamenti insoliti e piccoli problemi di salute durante il viaggio? Un’ottima fonte di informazioni per i viaggi è anche l’asl veterinaria di riferimento, incaricata comunque dell’emissione del passaporto e della registrazione del vaccino per la rabbia.

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Il gatto è un animale abitudinario e, spesso, non ama viaggiare © Pixabay

L’alimentazione del gatto in vacanza

Un altro problema per quello che riguarda il viaggio e la vacanza che lo segue è l’alimentazione. “Sarebbe bene poter lasciare la dieta giornaliera tale e quale a quella che si somministra a casa senza fare troppi cambiamenti e, soprattutto, non effettuarli in modo repentino”, prosegue il dottor Carletti. “Si tratta di una buona regola generale che rimane valida non solo quando si viaggia, ma in ogni periodo dell’anno”. Anche il gatto, infatti, come il cane, non ama i cambiamenti, specie quelli inerenti ai pasti quotidiani che potrebbero mettere a dura prova il suo apparato gastroenterico soprattutto in estate, col caldo e l’afa.

E se il micio soffre di mal d’auto?

Se poi il nostro gatto soffre di mal d’auto, o mal d’aereo, di treno, di nave – quindi della cosiddetta chinetosi che dà nausea, dolori addominali, vomito e ipersalivazione – dalla natura e dalla medicina complementare arrivano ottimi rimedi. “I gatti spesso, anche se non soffrono di questi disturbi, non gradiscono stare chiusi in un trasportino e lanciano miagolii tali da far perdere la testa anche al viaggiatore più paziente”, dice la dottoressa Laura Cutullo, medico veterinario. In questi casi l’unica soluzione è far sì che l’animale si abitui a stare nella gabbietta perché di frequente i farmaci rilassanti hanno sul gatto un effetto contrario ed eccitante che peggiora la situazione.

“Per la chinetosi esiste, comunque, un ottimo rimedio naturale: lo zenzero che ha una potente attività antiemetica e epatoprotettiva. La sua azione si esplica sull’apparato gastroenterico senza riflessi sul sistema nervoso centrale”, continua la dottoressa Cutullo. Somministrare un po’ di estratto secco di zenzero – non fresco perché ha un gusto piccante che non viene gradito dall’animale –  con un dosaggio di 25 grammi circa mezz’ora prima della partenza, continuando ogni due/tre ore durante il viaggio, può combattere la nausea e il vomito connessi alla chinetosi. “Un ottimo rimedio omeopatico è Gelsemium 30ch, in grado di curare l’ansia da anticipazione che, spesso, aggredisce il gatto alla sola vista del trasportino”, aggiunge Cutullo. I granuli vanno sciolti in poca acqua e somministrati con una siringa – senza ago! – direttamente in bocca al gattino.

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Se il nostro gatto soffre di mal d’auto, possiamo ricorrere a rimedi naturali © Max Ogden/Unsplash

Viaggiare col gatto, le regole indispensabili

Ovviamente, prima della partenza bisognerà decidere come trasportare il proprio gattino in vacanza. Indispensabile, in questi casi, il trasportino per permettergli un viaggio tranquillo e, soprattutto, senza stress eccessivo. Per i viaggi in auto o in treno sarebbe da preferirne uno a cui il gatto sia già stato abituato, magari in casa, e che consideri un po’ come la sua dimora. Se il felino, invece, deve spostarsi in aereo – sia che viaggi in stiva sia che salga a bordo con il padrone – dobbiamo calcolare che dovrà rimanere per tutta la durata del volo all’interno di un trasportino omologato Iata, l’ente internazionale che stabilisce le norme per il trasporto aereo. Il peso massimo consentito potrà variare a seconda della compagnia con cui si vola, ma generalmente oscilla tra i 6 e i 10 chili. Per quanto riguarda le dimensioni bisogna far sempre riferimento alle linee guida della compagnia aerea, considerando che possono variare in base al tipo di trasportino che può essere rigido, semi-rigido o morbido. Per questo è basilare rivolgersi alla compagnia con cui si vola ed eventualmente acquistare presso di essa il trasportino adeguato. In ogni caso, dovrà permettere al suo ospite di alloggiarvi comodamente, consentire un’adeguata aerazione, contenere le ciotole di acqua e cibo fissate alla struttura e avere il fondo impermeabile. Non bisogna dimenticare, infine, di incollare un’etichetta con i riferimenti del proprietario sulla sua superficie.

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Quando il gatto viaggia in treno, aereo o nave è indispensabile il biglietto © Pixabay

Buona regola è preparare, prima della partenza, una borsa che possa contenere il cibo e l’acqua per il  compagno di viaggio a quattro zampe. Un suggerimento potrebbe essere quello di congelare l’acqua nella ciotola per evitare che si versi durante gli spostamenti prima della partenza.

Al momento del check-in, il gatto deve uscire dal trasportino e, in braccio al proprietario, passare sotto il metal detector. Il trasportino invece verrà scansionato ai raggi X, vuoto. Prima di partire, comunque, sarebbe bene applicare al micio un collarino con i numeri di telefono e i dati del proprietario: con i gatti, si sa, le fughe sono all’ordine del giorno.

Se si parte in treno o in aereo (o in nave o traghetto) il gatto dovrà essere obbligatoriamente dotato del biglietto, proprio come il suo padrone. Ogni compagnia ha le sue regole e le sue tariffe. Prima della partenza, quindi, una telefonata è indispensabile per le regole da seguire. “Per viaggiare all’estero anche il gatto ha bisogno del passaporto rilasciato dai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale. Il documento dovrà contenere tutti i dati anagrafici e l’elenco delle vaccinazioni e dei trattamenti effettuati almeno un mese prima del viaggio”, aggiunge il dottor Carletti. Un po’ di pazienza e una buona dose di calma – per non innervosire ulteriormente il gattino – basteranno a garantirci una partenza felice e una vacanza serena in compagnia del nostro beniamino a quattro zampe.

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