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Vienna, 5 cose da vedere nella città confermata la più vivibile al mondo

Vienna stupisce tra la magnificenza del suo passato e la modernità dei servizi. Un tour tra le bellezze di una città amica dell’ambiente e dove la qualità della vita si piazza in cima alle classifiche.

Vienna è una sorpresa continua: elegante e all’avanguardia offre moltissimo ai suoi cittadini e ai visitatori, soprattutto dal punto di vista culturale e dei servizi. Musei incredibilmente belli, trasporti pubblici tra i più efficienti, parchi curati che trasformano la capitale austriaca in un’oasi verde per chi ama vivere all’aperto. Un tour tra le bellezze dell’arte, i riti culinari e la vita quotidiana per scoprire la capitale dell’Austria, meta perfetta per un prossimo viaggio autunnale.

Vienna green

La capitale austriaca ha molti fiori all’occhiello, uno è certamente l’attenzione all’ambiente. Ad oggi quasi la metà del territorio cittadino è costituita da aree verdi e la mobilità è fortemente green: vi accorgerete che le auto in giro sono pochissime e che anche gran parte dei taxi sono green taxi. Se amate le due ruote invece sappiate che l’insieme delle piste ciclabili di Vienna comprende 1.300 chilometri con una cospicua disponibilità di punti noleggio di biciclette normali ed elettriche per esplorare la città. Da poco inoltre si è aggiunta la possibilità di “condividere” dei monopattini: ne troverete moltissimi per strada, utilizzati sia da viennesi che dai turisti che sfrecciano tra i monumenti cittadini. Un modo rapido per raggiungere le numerose attrazioni di Vienna.

Anche per questo è stata eletta la città più vivibile al mondo dalla società di consulenza internazionale Mercer che ogni anno svolge uno studio per valutare la qualità di vita di 231 metropoli su scala globale. Così anche per il 2018 i risultati dello studio hanno assegnato per la nona volta consecutiva a Vienna la migliore pagella. Lo studio ha valutato il clima politico, sociale ed economico, i servizi sanitari, le possibilità di istruzioni e infrastrutture come la rete di trasporto pubblica, l’approvvigionamento idrico ed elettrico. Inoltre è stata messa a confronto l’offerta per il tempo libero, vale a dire ristoranti, teatri, cinema, impianti sportivi, la disponibilità di beni di consumo dai generi alimentari all’automobile e anche le condizioni ambientali, dalla disponibilità di spazi verdi all’inquinamento dell’aria.

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Altra bella sorpresa in città riguarda quella che qui chiamano “oro bianco”, ossia l’acqua: sparse per la città infatti ci sono 900 fontanelle fisse per dissetarsi nelle giornate torride estive ma anche durante tutto l’anno. A queste si aggiungono alcune fontanelle mobili che vengono allacciate agli idranti nei luoghi più frequentati, in base alle necessità. Va da sé che si ha in questo modo un minor consumo di bottigliette di plastica.

Infine, a dispetto dell’aspetto estremamente moderno della città, Vienna vanta anche il primato come maggiore coltivatore biologico dell’Austria: gestisce infatti più di 860 ettari di superficie agricola biologica distribuita fra tre poderi municipali.

Vienna i giardini di Schönbrunn
I giardini di Schönbrunn a Vienna, zona verde e rigogliosa della città© WienTourismus / Peter Rigaud

Il rito di torta e caffè a Vienna

Passeggiando per la città ci si rende conto da subito che a Vienna entrare in uno dei numerosissimi caffè e konditiorei è un rito immancabile, specie nelle giornate autunnali e invernali, quando il sole cala presto e si ha voglia di chiacchierare seduti tranquilli al caldo in un locale, magari uno dei tanti d’epoca. La scelta è vastissima ma noi vi consigliamo di accomodarvi in una pasticceria storica. Ognuna ha un suo pezzo forte ed è davvero difficile rimanere delusi: da Demel bisogna andarci appena aperta, per colazione, in questo modo si evitano le lunghe file. Qui ordinate un melange e una fetta di Sacher con la panna montata; in molti vanno dall’ancor più celebre caffè Sacher ma da Demel la torta è più morbida e il locale è davvero bello e d’atmosfera e in più una grande vetrata permette di vedere i numerosi pasticceri all’opera. Da Oberlaa invece andate a colpo sicuro e assaggiate la crostata con crema al limone e meringa, deliziosa. L’ambiente qui è più semplice ma è comunque un luogo piacevole dove concedersi una pausa golosa. Evitate i noti café Central (con le favolose colonne in marmo) e Kameel (rinomato per l’aperitivo con lo spritz): sono sicuramente belli ma occorre attendere un posto a sedere per ore, forse meglio godersi la città!

Cafe Demel
Cafe Demel, un must per chi ama i dolci e un’atmosfera d’altri tempi ©WienTourismus / Peter Rigaud

I musei, orgoglio ed eccellenza viennese

Se siete appassionati d’arte, Vienna è certamente una delle capitali europee che può vantare di essere eccellente per quanto riguarda la qualità e quantità di musei. Difficile dire quale sia il più bello e meglio organizzato perché tutti, ognuno a suo modo, sono eccezionali, forse i più sorprendenti che abbiate mai visitato. Noi li abbiamo girati quasi tutti in città e vi segnaliamo quali a nostro parere siano imperdibili.

L’Albertina è il museo sito in quello che una volta era la più grande palazzo residenziale degli asburgo: è noto per la sua scalinata dipinta dove viene riprodotto un quadro dell’esposizione più importante in mostra in quel momento. Tra le altre, ora c’è un’incredibile esposizione dedicata a Claude Monet (fino al 6 gennaio) e una monografica della street photographer americana Helen Levitt (sino al 27 gennaio). La cura nell’allestimento, la precisione e la perfezione generale lo rendono un luogo dove “perdere” un intero pomeriggio con gioia.

Il Kunsthistorisches Museum, Museo di storia dell’arte non è esagerato dire che lascia senza fiato: l’imponenza, magnificenza e bellezza della struttura è quasi pari all’eccezionalità delle opere d’arte che vi sono conservate. È uno dei più belli al mondo, senza dubbio, e qui ci hanno colpito in particolar modo le collezioni d’arte greco antica e romana, davvero stupende. Qui, ogni tanto, non dimenticate di guardare fuori dalle finestre, in alcune stanze il panorama è strepitoso. Al momento una splendida mostra è dedicata a Bruegel, fino al 18 gennaio.

Per visitare il Belvedere, superiore e inferiore, dovrete spostarvi leggermente dal pieno centro città, questi due palazzi, uniti da splendidi giardini, erano la residenza estiva del principe Eugenio di Savoia e ora custodiscono l’arte austriaca dal medioevo ai giorni nostri. Nel Belvedere superiore si trovano i più grandi artisti locali, tra cui Klimt (sì, Il Bacio è qui), Schiele e Kokoschka, oltre ai grandi dell’impressionisti su scala mondiale. Mentre al Belvedere inferiore trovano dimora la collezione medievale (da non perdere assolutamente), e mostre temporanee, ora per esempio c’è un omaggio a Schiele fino al 17 febbraio. Nelle giornate di sole, oziare nei giardini tra la visita dei due musei, è un’attività delle più appaganti.

Se ancora non siete sazi di bellezza, dovete andare nel quartiere dei musei e visitare il Leopold Museum: l’aspetto è estremamente moderno rispetto a quelli visitati sinora e dall’esterno potrebbe anche deludere ma all’interno è esposta la più grande raccolta mondiale di opere di Egon Schiele, oltre ad altri dipinti degli esponenti della secessione viennese che lo rendono senza dubbio tra gli imperdibili della città.

Ultima segnalazione per il Mak, il Museo delle arti applicate dove vi stupirete di come ad esempio dei tappeti, dei bicchieri e delle sedie diventino terribilmente interessanti grazie a un allestimento sapiente e fuori dal comune. Sempre sede di mostre temporanee, è un luogo meraviglioso dove trascorrere una domenica, magari facendo tappa nell’accogliente bistrot all’interno o dedicandosi allo shopping nello shop dedicato al design.

Ci sarebbero altre numerose segnalazioni da fare in merito a luoghi d’arte, per esempio, una chicca è il Museo dei mappamondi: se state leggendo quest’articolo probabilmente amate viaggiare e dunque è una tappa da non mancare anche per voi.

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Passeggiare al calar del sole

Vienna è una città estremamente moderna ma conserva un aspetto elegante e quasi regale, retaggio dell’epoca imperiale, specie quando cala il sole. L’illuminazione della città infatti è quasi come era allora: le luci sono soffuse grazie all’utilizzo dei lampioni e i monumenti principali diventano ancora più belli grazie a giochi di luci e ombre pensati con assoluta maestria. Il palazzo comunale, Rathaus, la Karlskirche, la chiesa dedicata a Carlo Borromeo, la Wiener Staatsoper, il teatro dell’Opera sono solo alcuni dei monumenti del centro città che vi stupiranno. Se vi piace passeggiare, spingetevi anche a fare una camminata lungo il fiume e raggiungete la chiesa di San Francesco d’Assisi, la sua struttura vi lascerà senza fiato, specie la sera. Vale veramente la pena raggiungerla a piedi.

Wiener Staatsoper
Il teatro dell’Opera di Vienna illuminato in una serata trafficata. ©Simona Denise Deiana

Le piazze di Vienna

Passeggiare è una delle attività più semplici e meravigliose che possiate fare in città. Girovagando ci si accorge di quanto curata e graziosa sia Vienna ed è difficile scegliere quale sia l’angolo più pittoresco e caratteristico. Quasi in pieno centro, andate in Franziskanerplatz che nella sua semplicità è perfetta: qui si trova la chiesa Katholische Franziskanerkirche, all’esterno in stile rinascimentale e all’interno barocca, di fronte invece è eretta la statua dedicata alla Rosenkranz-Sühnekreuzzug, alla lettera la Crociata espiatoria del Rosario e in un lato della piazza c’è un delizioso minuscolo caffè il Kleines che ha dei tavoli fuori muniti di copertina per scaldarsi d’inverno mentre si beve il caffè.

Un altro angolo d’atmosfera è la Minoritenplatz occupata quasi interamente dalla mastodontica chiesa dei Minoriti, la chiesa della comunità italiana a Vienna consacrata alla Madonna della neve. La struttura è molto particolare e all’interno è conservato un mosaico che riproduce il Cenacolo di Leonardo.

Nel tour delle piazze stupende in città una fermata d’obbligo è Judenplatz dove si trova il Museo ebraico di Vienna, il monumento eretto a ricordo dei 65.000 ebrei viennesi morti durante il regime nazista e una serie di palazzi pubblici e la statua che raffigura Gotthold Ephraim Lessing, il poeta e drammaturgo tedesco. Nel complesso, un mix davvero armonioso.

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