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Economia circolare. Con i rifiuti da spazzamento si riasfaltano le strade
I nuovi sistemi di trattamento recuperano il 70 per cento dei rifiuti, trasformandoli in nuova materia. Inaugurato un impianto nel Lazio, 11mo in Italia.
È l’undicesimo impianto in Italia per il trattamento e recupero dei rifiuti da spazzamento delle strade ed è stato inaugurato a Guidonia, in provincia di Roma, da parte del Gruppo Esposito. L’impianto Ecocentro è in grado di recuperare il 70 per cento dei rifiuti trattati, trasformandoli in nuova materia, riutilizzabile in edilizia e nell’asfaltatura delle strade.
L’azienda, con sede a Gorle in provincia di Bergamo, si è specializzata negli anni proprio in questo tipo di impianti, brevettando le tecnologie utilizzate nelle proprie sedi e certificandole negli anni in diverse nazioni dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e in Australia.
Dal primo impianto del 2005 sorto in casa, a Bergamo, in seguito l’azienda ha allargato il proprio bacino d’utenza a Brescia, Milano, Como, Piacenza, Prato e ora appunto a Guidonia. “Ancora oggi si smaltiscono parecchi rifiuti ma pochi di questi vengono recuperati, mentre possono essere utilizzati nei diversi cicli produttivi, come indica la normativa vigente”, spiega Ezio Esposito, presidente del gruppo.
I rifiuti da spazzamento non finiscono più in discarica
È il concetto alla base dell’economia circolare, ovvero il ciclo produttivo non segue più il concetto lineare del produci-consuma-getta, ma segue un principio di circolarità, di recupero e riutilizzo. E quello del recupero di materia da rifiuti è una delle tante applicazioni pratiche, che dimostrano come quelli considerati come rifiuti possano – se adeguatamente trattati – diventare nuovi materiali. In questo caso carte, mozziconi di sigaretta e altri rifiuti buttati a terra, raccolti e lavorati, diventano una sabbia che potrà essere riutilizzata nell’asfaltatura delle strade, delle autostrade e in edilizia.
Il cambio della normativa
Con il decreto del 26 maggio scorso, il ministero dell’Ambiente ha emesso le nuove linee guida sul calcolo della percentuale di raccolta differenziata in cui vengono inseriti anche i rifiuti da spazzamento delle strade, se inviati ad impianti di recupero di materia. Si tratta di una novità significativa per le amministrazioni locali, che potranno così incrementare la percentuale di raccolta differenziata perseguendo gli obiettivi fissati dal decreto ministeriale per il 2020. “Un passo importante – sottolinea Esposito – considerato che il rifiuto da spazzamento delle strade è pari al 5 per cento del totale dei rifiuti solidi urbani”.
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