
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Il sito archeologico “Ponte delle Monache” ripulito dagli pneumatici abbandonati. Da discarica ora torna ad area archeologica. I Pfu saranno riciclati.
Il sito archeologico Ponte delle Monache, lascito di un’antica colonia romana risalente al IV secolo a.C., torna a nuova vita dopo essere stato liberato dagli pneumatici fuori uso abbandonati nell’area.
Il sito si trova nel comune di Calvi Risorta in provincia di Caserta, all’interno della porzione di territorio campano chiamata anche Terra dei fuochi. L’intervento è stato possibile grazie alla collaborazione di pubblico e privato e grazie alla volontà di riportare alla luce un patrimonio culturale, prima ancora che archeologico.
L’intervento si svolge nell’ambito delle attività rese possibili dal protocollo Terra dei Fuochi tra ministero dell’Ambiente ed Ecopneus, che ha permesso al comando provinciale dei Vigili del fuoco di Caserta di occuparsi della rimozione degli pneumatici.
“L’intervento di Cales ha un particolare valore simbolico perché lancia un messaggio forte: la rinascita di un pezzo del nostro patrimonio culturale, deturpato dall’inciviltà di pochi, che ci auguriamo possa diventare fonte di sviluppo e crescita per il territorio”, ha dichiarato Giovanni Corbetta direttore generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione dei Pfu in Italia.
Gli pneumatici raccolti verranno trasferiti ad aziende autorizzate per le successive fasi di trattamento e saranno trasformati in gomma da riciclo per applicazioni nello sport, negli asfalti, per l’isolamento acustico e l’arredo urbano o in alternativa avviati a recupero di energia.
“Grazie al Protocollo siamo già intervenuti in 17 comuni campani con 152 prelievi, che hanno permesso di prelevare 656 tonnellate di Pfu; una mole equivalente a oltre 70.000 pneumatici da autovettura, recuperate dalla filiera di Ecopneus senza nessun costo per le casse pubbliche e i cittadini, scongiurando ogni rischio per l’ambiente e per la salute della popolazione in caso di incendio”.
Soddisfatto anche il ministro dell’Ambiente Galletti: “Le ‘gomme’ abbandonate per strada rappresentano, nell’immaginario collettivo, il simbolo di quelle discariche abusive che deturpano il paesaggio, non risparmiando neppure aree archeologiche di inestimabile valore come quella di Cales, e che attraverso le emissioni inquinanti causate dai i roghi rischiano di diventare un serio pericolo per la salute. A tutto questo dobbiamo dire basta”.
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