RePack e il packaging sostenibile

La start up finlandese RePack produce imballaggi che possono essere utilizzati fino a quaranta volte.

Il settore dell’e-commerce è in crescita e il numero degli acquirenti online continua a lievitare. Se inizialmente, con Amazon, su internet acquistavamo soprattutto libri, oggi compriamo di tutto, dall’abbigliamento ai prodotti gastronomici. A questa mole di acquisti online corrisponde una grandissima quantità di imballaggi necessaria per confezionare gli oggetti, e, di conseguenza, cresce a dismisura il volume di rifiuti. Per contrastare questa tendenza ormai diverse aziende hanno deciso di puntare sul packaging riutilizzabile, contribuendo così alla costruzione di modelli di economia circolare. Una delle prime è stata la finlandese RePack che ha creato un imballaggio che può essere riutilizzato fino a quaranta volte.

Pacchi da consegnare per posta
Il giro di affari generato dal settore dell’e-commerce è in crescita, nel 2016 negozi online sono cresciuti del 10% © Matthew Lloyd/Getty Images

Come funziona RePack

RePack mette a disposizione delle aziende di e-commerce associate una gamma di imballaggi riutilizzabili, i marchi aderenti, a loro volta, consentono ai propri clienti di scegliere l’opzione di imballaggio RePack, scelta che prevede solitamente un incentivo per l’acquirente. Una volta che il consumatore ha ricevuto e scartato il proprio acquisto, non gli resta che restituire gratuitamente l’imballaggio nella casella postale più vicina, affinché venga riciclato.

Imballaggio: da costo a risorsa

Il sistema ideato dall’azienda finlandese si è rivelato davvero efficace, tanto che la percentuale di restituzione degli imballaggi da parte dei clienti è pari al 95 per cento. I consumatori sono incentivati attraverso sconti sui prossimi acquisti, quando RePack riceve l’imballaggio restituito lo sconto viene automaticamente attivato. La ricompensa più comune consiste in un voucher che vale il 10 per cento di sconto valido per il prossimo acquisto effettuato da qualsiasi rivenditore che offre l’opzione RePack. Proprio questo è uno dei punti di forza di questa strategia, i buoni non devono essere utilizzati nuovamente per acquisti dalla stessa azienda, innescando così un circolo virtuoso che incentiva sempre più rivenditori ad adottare l’opzione RePack.

Come funziona RePack
Il sistema sviluppato da RePack si inserisce all’interno dell’economia circolare ed è vantaggioso per acquirenti, venditori e ambiente © RePack

Con RePack aumentano le vendite

Oltre ad avere benefici per l’ambiente il packaging riciclabile di RePack è vantaggioso anche dal punto di vista economico per le imprese. Aumenta infatti il valore medio dell’ordine fino al 30 per cento e, in generale, il volume delle vendite. “Quando i nostri clienti del web store ricevono i loro prodotti, il pacchetto rappresenta il nostro biglietto da visita – ha spiegato Jussi Hämäläinen, amministratore di Scandinavian Outdoor. – Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme a RePack abbiamo creduto che fosse la scelta giusta, e i nostri clienti pensano lo stesso: il numero di clienti soddisfatti e la riduzione dei costi di imballaggio lo dimostrano”.

Furgone Fed-Ex pieno di pacchi
RePack offre al settore dello shopping online la possibilità di eliminare gran parte dei suoi rifiuti, risparmiando grandi quantità di plastica © Joe Raedle/Getty Images

Quanta CO2 si risparmia

Secondo il piano di intervento The Npe: catalysing action, nato dal programma The new plastics economy lanciato dalla Ellen MacArthur Foundation nel 2016 e ideato per ridurre l’impatto del settore del packaging, i modelli innovativi di commercializzazione dei prodotti, come quello proposto da RePack, possono portare ad una riduzione delle emissioni di CO2 quantificabili tra l’80 e l’85 per cento.

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