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Tre prove dei Giochi Olimpici si terranno nella baia di Guanabara, dove sono stati riscontrati alti tassi di inquinamento. “Gli atleti rischiano di sentirsi male”.
La baia di Guanabara, che ospiterà tre prove ufficiali dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, in Brasile, è estremamente inquinata. Tanto da aver fatto dichiarare (davvero senza mezzi termini) a Daniel Becker, un medico contattato dal New York Times, che “gli atleti gareggeranno letteralmente in un mare di escrementi umani, e rischiano per questo di ammalarsi” a causa della presenza di microorganismi potenzialmente nocivi.
Di fronte alle spiagge apparentemente paradisiache di Rio, dunque, la qualità delle acque è tutt’altro che idilliaca. Eppure nel corso dei Giochi – che si terranno dal 5 al 21 agosto – è proprio in questo tratto di mare che si sfideranno i partecipanti alle gare in acqua libera (nuoto, vela e windsurf). “Non ci resterà che chiudere la bocca quando arriveranno le onde”, ha dichiarato con rassegnata ironia Afrodite Zegers, membro della squadra di vela olandese.
E non si tratta neppure di un fatto inatteso, se si tiene conto che già nel 2015, nel corso di una competizione di vela disputata nello stesso sito, gli organizzatori avevano registrato nausee e diarree che avevano colpito addirittura un quarto degli sportivi partecipanti. Da parte loro, tuttavia, i responsabili brasiliani dei Giochi Olimpici minimizzano: secondo loro le zone che accoglieranno le gare rispettano gli standard imposti dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Resta il fatto che le promesse avanzate sette anni fa dalle autorità della nazione latinoamericana sono state disattese. Avevano assicurato che almeno l’80% delle acque della baia di Guanabara sarebbe stato decontaminato. Al contrario, a fronte dei quattro miliardi di dollari annunciati per effettuare la colossale operazione anti-inquinamento, alla fine sono stati stanziati solamente 170 milioni.
Alcune analisi scientifiche dell’università di Rio, citate dal quotidiano statunitense, lanciano l’allarme anche su due tratti di costa che delimitano la baia, che nel corso dei Giochi Olimpici saranno certamente frequentate da migliaia di turisti e spettatori.
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