Chi è Sadiq Khan, il nuovo sindaco di Londra, figlio di un autista di autobus pachistano

Sadiq Khan è il nuovo sindaco di Londra. Avvocato per i diritti umani, musulmano di origini pachistane e figlio di operai. Una novità assoluta per Londra.

Sono il figlio di un autista di autobus”. Così Sadiq Khan, il nuovo sindaco di Londra, si è più volte definito nel corso della sua carriera politica. La cerimonia di giuramento è avvenuta il 7 maggio nella cattedrale di Southwark. Khan è così diventato il primo sindaco musulmano di una metropoli occidentale.

 

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Sadiq Khan durante la cerimonia ufficiale alla cattedrale di Southwark © Yui Mok – WPA Pool /Getty Images

 

Di origini umili e figlio di immigrati, la sua strada verso il successo ha tutti gli ingredienti di una storia a lieto fine urbana. Ambientata in una grande città, Londra, dove il figlio di un autista di autobus pachistano e di una sarta diventa il suo primo cittadino.

 

Le origini di Khan? Classe operaia e figlio di immigrati

La sua passione per la politica è cominciata in giovane età: Khan si è iscritto al Partito laburista da adolescente, quando aveva solo 15 anni. A quel tempo viveva con sette fratelli e una sorella in una casa popolare con solo tre camere a Earlsfield, nel sudest di Londra. Sua madre e suo padre, Sehrun e Amanullah Khan, vi si erano trasferiti dal Pakistan negli anni Sessanta, appena prima che il nuovo sindaco nascesse.  

 

Khan è stato cresciuto nella religione musulmana, rimanendo influenzato dai suoi principi di giustizia sociale, così come dal lavoro dei suoi genitori. Suo padre, un autista di autobus per 25 anni, faceva parte di un sindacato attraverso il quale è riuscito a ottenere uno stipendio e condizioni di lavoro dignitose. Al contrario, sua mamma non apparteneva a nessun sindacato perché la sua casa era anche il suo laboratorio e in quanto sarta non ha ricevuto gli stessi trattamenti equi del padre.  

 

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Un giovane Sadiq Khan © Business Insider

 

Khan si è battuto per i diritti umani

Khan ha studiato legge presso l’università di North London diventando avvocato nel 1994, specializzatosi nella difesa per i diritti umani. Nello stesso anno ha sposato Saadiya Ahmed, anche lei avvocato, con cui ha avuto due figlie, Anisah e Ammarah, che ora hanno rispettivamente 15 e 13 anni.   A soli 27 anni Khan è diventato socio di uno studio legale che impiegava 50 persone. Ha trattato casi in difesa delle classi più popolari, come il risarcimento di un parrucchiere aggredito per sbaglio dalla polizia e un poliziotto nero accusato ingiustamente per truffa.  

 

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Sadiq Khan con la moglie Saadiya © Yui Mok – WPA Pool /Getty Images

La stupefacente ascesa politica di Sadiq Khan

Khan è stato consigliere del distretto londinese di Tooting per più di dieci anni quando, nel 2005, ha lasciato la carriera da avvocato per diventare parlamentare per il Partito laburista.   Il suo nome è diventato più noto subito dopo gli attacchi terroristici di Londra del 7 luglio dello stesso anno. In quell’occasione ha tenuto un discorso in cui ha affermato:

Oggi Londra e tutto il Regno Unito hanno un motivo in più per essere fieri dei londinesi. Fieri di come i cittadini di ogni religione, etnia e storia hanno agito, che siano stati vittime, sopravvissuti o solo testimoni. Fieri di come sono andati avanti e hanno impedito ai criminali di interrompere le nostre vite.

 

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Sadiq Khan con la moglie Saadiya, la sua famiglia e i suoi assistenti © Mary Turner/Getty Images

 

Khan ha poi ottenuto cariche di governo sempre più importanti. Prima è diventato un whip, il responsabile che si assicura che i membri del partito votino secondo le sue linee, poi ministro dei Trasporti nel 2009, diventando il primo musulmano al governo durante la guida di Gordon Brown.   Khan ha anche coordinato la campagna di Ed Miliband, aiutandolo a conquistare la leadership del Partito laburista contro il favorito (nonché fratello) David Miliband nel 2010.  

 

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Sadiq Khan prende l’autobus nel suo primo giorno da sindaco di Londra, il 9 maggio © Jack Taylor/Getty Images

“Londra è la migliore città del mondo. Ma siamo a un bivio”

La vera ciliegina della sua carriera politica è, ovviamente, l’elezione a sindaco di Londra con quasi il 57 per cento dei voti, più di 1.3 milioni di consensi. Khan ha un programma di giustizia sociale che ha l’obiettivo di ristabilire le opportunità per coloro che sono economicamente esclusi da una città sempre più costosa.  

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Sadiq Khan durante un evento Yom HaShoah a Londra l’8 maggio © Jack Taylor/Getty Images

 

Khan ha promesso di costruire case a prezzi accessibili, rimediare a salari bassi e al divario retributivo tra donne e uomini, fissare un tetto per i prezzi del trasporto pubblico entro il 2020, collaborare con le imprese per assicurare l’accesso alle competenze e fare campagna perché il Regno Unito resti nell’Unione europea. Inoltre, mira a essere il “sindaco più verde di sempre”, ripulendo l’aria di Londra e facendo sì che la città diventi leader a basse emissioni con un piano a lungo termine per l’energia pulita.  

 

Come prima azione pubblica Khan ha partecipato alla Giornata della memoria dell’olocausto (o Yom HaShoah), evento che si è tenuto l’8 maggio e che non passerà inosservato per un sindaco musulmano. E se molti temono che Khan sia ancora troppo inesperto, in un momento in cui Londra (e il mondo intero) “sono a un bivio”, come dice lo slogan della sua campagna, scommettere su un volto nuovo che vuole rompere le barriere è un rischio che vale la pena prendere.

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