Stati Uniti, con il solare al posto del carbone si evitano 52mila morti premature ogni anno

La crescita del solare porta nuovi posti di lavoro ma è anche la strada per evitare le morti premature causate dall’industria del carbone.

Sostituire il carbone con l’energia solare potrebbe impedire 52mila morti premature negli Stati Uniti ogni anno, a rilevarlo è un’analisi della Michigan Technological University.

Chiudere con il carbone evita morti premature

I ricercatori del Michigan Tech University hanno analizzato alcuni studi di salute pubblica e hanno calcolato il costo in termini di morti premature dovute a problemi respiratori, cardiaci o cerebrali causati dalle sostanze inquinanti disperse nell’aria e derivate dall’utilizzo del carbone. Si è così scoperto che ogni anno negli Stati Uniti muoiono circa 51.999 persone a causa dell’utilizzo di questo combustibile: se il presidente Trump ha sempre affermato di pensare ai regolamenti sulle limitazioni all’uso del carbone come a qualcosa che danneggia l’economia e lo sviluppo del Paese, da oggi ha un elemento in più per cambiare idea.

Sulla base dei dati analizzati è emerso che “molte più vite vengono salvate dal phasing out [l’abbandono graduale] del carbone”, ha detto Liz Perera, Direttore della politica climatica per il Sierra Club, la più antica e grande organizzazione ambientale degli Stati Uniti che ha commentato i risultati dello studio.

carbone morti
Negli Stati Uniti, alcune aree geografiche risultano avere un’incidenza maggiore di morti premature correlate all’inquinamento atmosferico derivato dal carbone. Fonte: Michigan Technological University.

Meno inquinamento e meno costi sanitari

“L’evoluzione del sistema energetico Statunitense, attraverso l’utilizzo di tecnologie pulite, permetterà agli Stati Uniti di prevenire migliaia di morti premature e allo stesso tempo di diventare un leader globale nell’adozione delle nuove tecnologie rinnovabili”, hanno scritto gli autori dello studio pubblicato sulla rivista “Renewable and Sustainable Energy Reviews”.

Nel momento storico attuale, inoltre, la trasformazione non richiederebbe nemmeno grandi risorse. Se da un lato, infatti, le tecnologie pulite stanno diventando sempre più convenienti, la diminuzione dei problemi come l’asma, il cancro del polmone, le malattie polmonari, l’insufficienza cardiaca congestizia o l’ictus nella popolazione costituirebbe un ulteriore risparmio in termini di costi sanitari. I minori costi potrebbero così liberare nuove risorse da impiegare nella trasformazione del settore energetico e accelerare il passaggio dai vecchi combustibili alle tecnologie pulite come il solare.

https://www.youtube.com/watch?v=EPzfOMsuSXE&t=6s VIDEO

Chiudere con il carbone conviene

Joshua Pearce e Emily Prehoda, professore presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria il primo e dottoranda la seconda, nonché autori dell’indagine, hanno calcolato che ci vorrebbero 755 gigawatt di energia solare (con un costo di 1,45 miliardi di dollari) per sostituire tutta l’energia prodotta dal carbone. Mediamente, si tratterebbe di un costo pari a circa 1,1 milioni di dollari investiti per ogni vita salvata. Una cifra che non tiene conto però del valore del solare e dei costi risparmiati del sistema sanitario. I ricercatori hanno quindi stimato che, in regime di scambio sul posto, il credito commerciale per gli utenti arriverebbe a 1,5 milioni di dollari per ogni vita salvata.

solare green jobs occupazione
Il solare crea negli stati uniti 256mila posti di lavoro. © Centre for Alternative Technology

Solare significa salute, lavoro e risparmio

Il carbone ogni anno uccide 52mila persone, ma offre anche 21mila posti di lavoro. Una cifra residua se confrontata ai circa 260 mila posti di lavoro creati nel solare. Non ostante l’evidenza della competitività del solare e del declino – oramai innegabile – del carbone, il solare rappresenta solo l’1,5 per cento circa dell’energia elettrica prodotta negli Stati Uniti. Secondo i ricercatori la causa della scarsa penetrazione del solare è dovuta essenzialmente all’inerzia e alla politica. Citando un esempio personale, il professore del Michigan Tech ha detto che lui e altri colleghi hanno aiutato alcune persone a portare nelle loro case l’energia solare anche se attualmente la normativa locale vieta venga messa in rete. “Sono regole come queste che impediscono alla gente di farlo [adottare l’energia solare] singolarmente, – ha detto. – Ho amici repubblicani che hanno installato pannelli solari non per salvare le balene o altro, ma per risparmiare denaro”. Insomma l’energia pulita non solo può preservare l’ambiente e far vivere meglio e più a lungo le persone ma è anche una questione di convenienza economica e, come ha sottolineato Perera del Sierra Club “Trump non può fermare la volontà del mercato e la volontà del popolo di scegliere l’energia pulita”.

powered by Behind Energy

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Finestre fotovoltaiche: cosa sono e a che cosa servono?

Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra

LifeGate e NeN unite contro le emissioni, grazie a Impatto Zero®

Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura

Il settore eolico può creare 4 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2030

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo

Il Senegal completa il più grande parco eolico dell’Africa occidentale

Ci sono voluti meno di due anni per costruire il parco eolico Taiba N’Diaye, il più grande dell’Africa occidentale. Le turbine alimentate dai venti atlantici invece, forniranno elettricità da fonti rinnovabili per almeno 20 anni. Realizzata da Lekela, compagnia con sede ad Amsterdam ma molto attiva in tutto il continente africano, la centrale eolica è