Stati Uniti, il solare occupa più lavoratori di Apple, Google e Facebook messi insieme

Nella storia del settore energetico, l’ascesa del solare è una delle storie più sorprendenti. Poco più di dieci anni fa il fotovoltaico era una tecnologia poco sviluppata, utilizzata da pochi pionieri e con un scarso ritorno in termini economici. Lo sforzo ha ripagato. Oggi il solare è una realtà economica solida, con un fatturato che

Nella storia del settore energetico, l’ascesa del solare è una delle storie più sorprendenti. Poco più di dieci anni fa il fotovoltaico era una tecnologia poco sviluppata, utilizzata da pochi pionieri e con un scarso ritorno in termini economici. Lo sforzo ha ripagato. Oggi il solare è una realtà economica solida, con un fatturato che è aumentato di trenta volte in un decennio. Un trend destinato a proseguire anche nei prossimi anni, come ha messo in luce GTM Research nella sua ultima pubblicazione dal titolo “Global Solar Demand Monitor”.

Quasi tre milioni di occupati per il solare

La crescita del solare porta con sé posti di lavoro. L’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (Irena) riporta che le rinnovabili in tutto il mondo hanno dato lavoro, direttamente o indirettamente, a 8,1 milioni di persone nel 2015, il 5 per cento in più rispetto all’anno prima. Il settore che ha creato più posti di lavoro è il fotovoltaico con 2,8 milioni di occupati (+11 per cento rispetto al 2014). In questo comparto l’impiego è cresciuto soprattutto in Giappone e Stati Uniti, stabile in Cina, mentre decresce in Europa.

Secondo la Fondazione Solar, l’industria solare americana ha occupato nel 2016 più di 260mila lavoratori a livello nazionale. Un numero di occupati che è ben al di sopra di quelli che si contano mettendo insieme la forza lavoro utilizzata da Apple, Google e Facebook. Negli Stati Uniti, i posti di lavoro nel solare sono cresciuti di circa un 20 per cento ogni anno negli ultimi quattro anni: ogni 50 nuovi impieghi, uno appartiene all’industria solare.

La domanda di solare cresce e i costi diminuiscono

Solo lo scorso anno, la domanda mondiale di fotovoltaico è cresciuta di oltre il 50 per cento: un salto guidato dal crollo dei costi della tecnologia solare. Un esempio è stato l’annuncio del ministro indiano per l’energia che, in un’asta, ha indicato il prezzo record per l’energia solare di 3,15 rupie (5 centesimi di euro) per chilowattora. Bloomberg New Energy Finance ha stimato che entro i prossimi 20 anni circa, i costi del solare scenderanno ulteriormente arrivando a una diminuzione del 60 per cento.

Il solare crescerà anche nel 2017

Nel prossimo futuro, la domanda globale di solare sarà più pronunciata di quanto è successo negli ultimi sette anni. Spinti in gran parte da una nuova ondata di impianti realizzati in Cina, dal raddoppio del mercato indiano in termini di dimensioni e dal calo dei prezzi, gli impianti solari fotovoltaici a livello mondiale cresceranno nel 2017 di oltre il 9 per cento, raggiungendo gli 85 gigawatt, più del doppio della capacità installata nel 2014.

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