
L’auto connessa (in Italia ne circolano 18 milioni, il 45% del parco circolante) ha molti vantaggi in termini di sicurezza e innovazione. Ma a chi cediamo i dati personali e chi tutela la nostra privacy?
Consegnata la flotta di auto per l’Esposizione univerale, molte delle quali a basse emissioni. A sorpresa ci sarà anche un’auto che forse non vedremo mai in patria.
Consegnate le 105 auto che faranno parte della flotta di Expo 2015. Oltre alle 35 già in uso, si sono così aggiunti altri 70 veicoli, molti dei quali targati Fiat Chrysler Automobiles: si tratta infatti di cinquanta 500L Natural Power destinate alle delegazioni dei Paesi espositori, dieci 500e (l’elettrica di Fiat), oltre a quelle di rappresentanza e di più larga cilindrata, come le sei Jeep Gran Cherokee, le due Lancia Voyager e le due Maserati Quattroporte.
Le Fiat 500L fanno parte della gamma a metano, motorizzazione che in Italia piace e funziona. Lo ricorda Alessandro Tramontano, presidente del consorzio Ecogas nel rapporto “Green economy e veicoli stradali: una via italiana”, presentato qualche mese fa: “Negli anni scorsi le immatricolazioni a gas sono arrivate a toccare il 21 per cento del mercato e le trasformazioni sono state anche 270.000 all’anno”.
Novità per l’Italia invece la circolazione delle prime 500 elettriche. Per ora infatti la ex casa automobilistica di Torino produce e commercializza l’auto esclusivamente per il mercato statunitense, in particolare per la California. Lo Stato americano obbliga tutti i produttori di auto ad avere nella propria gamma, l’offerta di un’auto a zero emissioni.
Nonostante le critiche mosse dallo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne, che considera l’auto elettrica un investimento in perdita (meno 14 mila dollari per ogni auto venduta), la 500e sta avendo un vero e proprio boom.
Grazie ad un prezzo competitivo, circa 32.300 dollari, e agli incentivi federali che si aggirano intorno ai 7.500 – quelli statali sono di 2.500 – è possibile parcheggiare la piccola elettrica nel proprio box a soli 82,75 dollari al mese. Il prezzo è stato infatti “strappato” da un gruppo d’acquisto formato da un gruppo di collaboratori del sito dedicato alle auto ecologiche Green Car Reports, che ha acquistato appunto la 500e a questa cifra.
Chissà se Fiat Chrysler Automobiles, visto il successo della city car, cambierà mai idea e penserà anche al mercato europeo e italiano?
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