Airbnb apre le porte a medici e infermieri in trasferta

In queste ore sono molte le iniziative di solidarietà messe in campo da aziende e soggetti privati per sostenere la comunità nell’emergenza Coronavirus. Dalle donazioni all’acquisto delle strumentazioni, alla messa a disposizione dei vari servizi attivi sul territorio nazionale. Anche Airbnb ha deciso di partecipare, lanciando l’iniziativa “Airbnb per medici e infermieri”, creata per accogliere

In queste ore sono molte le iniziative di solidarietà messe in campo da aziende e soggetti privati per sostenere la comunità nell’emergenza Coronavirus. Dalle donazioni all’acquisto delle strumentazioni, alla messa a disposizione dei vari servizi attivi sul territorio nazionale. Anche Airbnb ha deciso di partecipare, lanciando l’iniziativa “Airbnb per medici e infermieri”, creata per accogliere il personale ospedaliero che dovrà trasferirsi temporaneamente in altre città e altre strutture ospedaliere.

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Dal 18 marzo fino al 20 giugno il personale ospedaliero che dovrà trasferirsi potrà farlo in maniera gratuita nelle strutture messe a disposizione degli host. “Un desiderio espresso dai proprietari dei singoli appartamenti” © Carl Court/Getty

L’obiettivo è quello di fornire una piattaforma per mettere in contatto in maniera semplice e diretta gli host che hanno espresso il desiderio di rendere disponibile senza compenso il proprio appartamento e il personale ospedaliero che potrà scegliere, in pochi minuti, l’alloggio più idoneo alle proprie esigenze. Airbnb si farà carico dei costi dell’operazione consentendo anche la copertura delle spese correnti agli host. “Condividiamo con i nostri host la volontà di dare un contributo per combattere questa sfida. È un desiderio che ci è stato espresso dai proprietari dei singoli appartamenti e dai piccoli imprenditori dell’ospitalità, disponibili a offrire senza compenso i propri alloggi nonostante stiano vivendo un momento di grande difficoltà”, dice Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia in una nota diffusa in queste ore.

Come funziona l’iniziativa di Airbnb per chi cerca un alloggio

Per coloro i quali sono in cerca di un alloggio, è possibile inviare la propria richiesta attraverso il sito ufficiale dell’iniziativa. Tutti coloro che compileranno il questionario online con tutte le informazioni richieste verranno contattati dall’associazione OspitaMI, partner di Airbnb in quest’iniziativa, che li supporterà nell’identificazione della soluzione migliore e gestirà il processo di prenotazione. L’alloggio per il personale sanitario sarà completamente gratuito fino a due mesi di permanenza.

“Sappiamo che Airbnb è sempre in prima linea quando ci sono le emergenze per calamità naturali, riuscendo ad attivare in poco tempo le case degli host che vivono nelle vicinanze per l’accoglienza immediata”, Fabio Calarco presidente di OspitaMI. “Anche questa volta interviene, in Italia come il primo paese che attiva l’operazione Airbnb per medici e infermieri e lo fa insieme a OspitaMI, molto attiva sul territorio milanese con oltre 400 soci”. In questo modo la gestione delle richieste, che potranno venir avanzate dai singoli operatori sanitari ma anche da parte delle strutture ospedaliere, ci sarà una collaborazione capillare che metterà direttamente in contatto medici e infermieri e gli host.

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Chiunque desideri mettere a disposizione il proprio alloggio su airbnb potrà candidarsi sullo stesso sito © Airbnb

Come funziona l’iniziativa di Airbnb per chi offre un alloggio

Chiunque desideri mettere a disposizione il proprio alloggio su Airbnb potrà candidarsi sullo stesso sito. Gli host già attivi potranno in pochi click mettere a disposizione il proprio immobile. A quel punto quelli selezionati saranno contattati da OspitaMI che illustrerà loro il meccanismo per accedere al contributo di Airbnb. Ovviamente uno dei requisiti sarà di assicurare la maggior igienizzazione possibile dell’alloggio idoneo in tutti i locali e superfici della casa, in modo da assicurare un ambiente salubree il più sicuro possibile.

“Chiediamo agli host di mettere un prezzo di 10 euro a notte per consentirgli  di rientrare almeno delle spesa ma è Airbnb a sostenere questo costo”, spiegano da Airbnb a LifeGate. “La prenotazione per conto del personale ospedaliero viene fatta dall’associazione OspitaMI con un voucher fornito da Airbnb che copre il costo”.  Tra i primi ad aver aderito è stata l’associazione Property Manager Italia che ha messo subito a disposizione 40 appartamenti.
“Mettere a disposizione la propria casa in favore degli operatori sanitari è un modo semplice per dimostrare solidarietà nei confronti di chi è in prima linea per combattere l’emergenza e riteniamo doveroso offrire il nostro contributo, riconoscendo un rimborso agli host che apriranno le proprie abitazioni”, conferma il country manager di Airbnb Italia.

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