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Cosa sono e come si usano gli antiparassitari naturali per cani e gatti attraverso le parole dell’esperta veterinaria Michela Galgano.
Con l’arrivo della stagione calda si ripresenta a chi convive con un cane o un gatto l’eterno problema dell’uso di un prodotto antiparassitario che sia efficace e non pericoloso per l’amico a quattro zampe. Pulci, zecche, acari, ma anche insetti volanti che veicolano malattie temibili come la leishmaniosi o la filariosi cardiopolmonare sono la ragione principale per proteggere l’animale di casa e, spesso, per sfuggire anche alla infestazione da parte di questi insetti delle pareti domestiche. Non dimentichiamo poi che pulci e zecche devono essere controllati non solo per il fastidio che provocano alla bestiola (prurito, grattamento, dermatiti allergiche), ma anche e soprattutto per la loro capacità di trasmettere numerose patologie, come per esempio l’ehrlichiosi caratterizzata da sintomatologia spesso vaga e non specifica (febbre, abbattimento, dolori articolari) e quindi non facilmente diagnosticabile in prima battuta. Proprio sul versante della prevenzione dei problemi derivati da questi insetti da qualche anno a questa parte si sta affermando l’uso – oltre al normale prodotto antiparassitario a base di sostanze chimiche repellenti – di combinazioni specifiche di sostanze naturali in grado di tenere sotto controllo i parassiti esterni specifici del cane e del gatto.
“Gli antiparassitari naturali per cani e gatti – spiega Michela Galgano, medico veterinario – sono solitamente a base di olio di Neem, uno dei più potenti repellenti contro gli insetti che ci arrivano dalla natura. L’olio di Neem, non è un olio essenziale, ma un prodotto comunque totalmente naturale estratto da una pianta denominata Azadirachta Indica, originaria dell’India e della Birmania. Questo olio, ricco di antiossidanti naturali, esplica una fortissima azione antibatterica, antivirale e repellente soprattutto nei confronti di moscerini pungitori, zanzare e zecche. A questo principio attivo, si associano di volta in volta altri olii essenziali come quello di astragalo, echinacea, menta, citronella, eucalipto, l’olio di lavanda e quello di zenzero, il tea tree e altri ancora”. La maggior parte degli olii essenziali ha un efficace effetto repellente nei confronti dei parassiti esterni degli animali. Sostanzialmente, infatti, queste componenti rendono “sgradita” la pelle del quattrozampe agli insetti nocivi che ne evitano accuratamente l’avvicinamento.
Il potere di azione di un antiparassitario naturale è uguale a quello di un prodotto chimico? Molti pensano di no perché i principi attivi dei prodotti naturali sono spesso più volatili e quindi meno efficaci dei loro corrispettivi chimici. Continua la dottoressa Galgano: “Durante le stagioni fredde possono essere utilizzati come unica profilassi per gli ecoparassiti in quanto la presenza degli stessi è inferiore rispetto alle stagioni calde. Possono essere utilizzati da soli anche per tutti quei soggetti che non frequentano zone a rischio come per esempio campagne in cui hanno soggiornato greggi, zone agricole o paludose. L’effetto repellente delle molecole naturali è molto importante nei confronti degli insetti pungitori come i flebotomi o le zanzare, ma possono esserci anche situazioni in cui si ha la necessità di eliminare parassiti già insediati. Un cane che è allergico al morso delle pulci deve, per esempio, essere protetto di più di un quattro zampe che non presenta allergie di questo genere. E ciò vale anche nel caso di cani immunodepressi, o con infestazioni massicce, o ancora che soggiornano in canili o gattili a rischio. In questi casi l’uso del prodotto chimico è quasi un obbligo. Può essere un buon compromesso associare un antiparassitario chimico ad uno naturale: in questo modo avremo la massima copertura per il nostro amico senza eccedere con i prodotti di sintesi. Ricordiamo però che i prodotti naturali per essere efficaci devono essere applicati molto frequentemente”.
A ogni modo per non sbagliare la cosa migliore è chiedere consiglio al proprio veterinario che, conoscendo l’animale e soprattutto la sua storia clinica e il suo stile di vita, potrà consigliare l’uso del prodotto antiparassitario più idoneo e confacente alla bestiola. Non solo. Il veterinario curante saprà anche indicare quale sia effettivamente la situazione epidemiologica della zona dove si risiede. Un particolare basilare nella scelta dell’antiparassitario “giusto” per proteggere e salvaguardare la salute dei nostri piccoli amici.
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