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Aspasso, la bici per disabili che creerà un nuovo turismo in città
Una bicicletta che viene dall’Olanda e che promette di modificare il modo di fare cicloturismo. Aspasso è prenotabile alla velostazione Dynamo di Bologna.
Aspasso è l’alternativa importata dall’Olanda che permette alle persone disabili di vivere la città in bicicletta. Spostarsi in bici pur non potendo muovere le gambe è il sogno per molte persone affette da problemi di disabilità motoria. Alcuni decidono di utilizzare le handbike, le biciclette pedalabili con l’uso delle braccia, solo che bisogna essere atletici oppure farsi aiutare per spostarsi dalla sedia a rotelle alla bici. Un problema che può essere superato da Aspasso, una bicicletta con una pedana anteriore studiata appositamente per accogliere una persona in carrozzina in tutta sicurezza. Il modello è a pedalata assistita e ha anche un sistema di retromarcia per agevolare le manovre della persona che pedala.
Aspasso, la bici per disabili che viene dall’Olanda e arriva a Bologna
L’idea viene da un Paese tra i protagonisti europei della mobilità ciclabile e importata per la prima volta a Senigallia, cittadina della Marche dove ha sede l’azienda che ha voluto introdurre il progetto in Italia. Successivamente ha deciso di aderire anche Dynamo, la velostazione di Bologna prima ad aprire in Italia. Dynamo mette a disposizione il noleggio di Aspasso al prezzo di una bicicletta standard.
Aspasso si può trasformare in uno strumento per incentivare il turismo anche per le famiglie con membri che hanno una disabilità motoria. A Bologna in particolare, visto che la stazione per biciclette Dynamo si trova vicino a quella dei treni.
Sempre pensando al turismo, la bicicletta Aspasso permette evoluzioni interessanti, come la nascita di guide turistiche specializzate nel trasportare le persone sulla sedia a rotelle e descrivere i luoghi che si visitano. Sicuramente le aree pedonali aperte alle bici e le zone 30 sono un buon incentivo a farsi trasportare su Aspasso in giro per le città.
Protec Ambiente è la società di Senigallia che ha importato la bici per disabili in Italia e ha deciso di donarne un modello alla Casa della Gioventù, cooperativa che si occupa del sociale. Come spiega il titolare dell’azienda in un’intervista a BikeItalia, pur non occupandosi di mobilità ciclabile la società ha deciso di tentare la diffusione di Aspasso, in quanto di modelli simili non ce n’erano nonostante possa essere omologato come una cargobike a pedalata assistita.
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