Astragalo, una pianta dalle proprietà magiche

Con l’astragalo è possibile trascorrere un inverno all’insegna della buona salute, dimenticandoci di raffreddori e mal di gola.

L’astragalo, come l’echinacea o l’uncaria, è una pianta integratore ad azione immunostimolante che funge da stimolo per il nostro sistema immunitario rafforzandolo contro gli agenti esterni, detti anche antigeni.

Che cosa è l’astragalo

Appartenente alla famiglia delle Fabaceae, è una pianta erbacea perenne i cui fiori ricordano dei calcagni del piede – da qui la decisione di chiamarla come l’osso astragalo – e i fusti sono ramificati. Della pianta, però, nei fitopreparati si usano le radici il cui sapore tenue ricorda spesso quello della liquirizia.

Originario dell’estremo oriente e della Cina, l’astragalo cresce nei boschi o nei luoghi erbosi all’altitudine variabile dai 100 ai 1.400 metri. Solitamente viene citato nelle due varietà più diffuse e impiegate, ovvero Astragalus membranaceusAstragalus membranaceus var. mongholicus.

astragalo siciliano
In Italia abbiamo l’astragalo siciliano, una pianta endemica che cresce esclusivamente sul versante meridionale dell’Etna. ©Francesco Pappalardo/flickr.com

Le proprietà dell’astragalo

La medicina tradizionale cinese lo usa da millenni come tonico e rafforzante dell’energia vitale. L’astragalo è infatti considerato un ottimo integratore, utilizzato prevalentemente insieme all’echinacea come immunostimolante per prevenire raffreddori ed influenze grazie alla sua azione antibatterica, antivirale e antinfiammatoria.

Sfruttando la sua funzione antiossidante, è noto anche come farmaco cardiotonico, ipotensivo e vasodilatatore, utile nella cura terapeutica di molte patologie. Abbassa la glicemia, stimola la memoria, favorisce la produzione di cartilagine e protegge il fegato e i reni grazie ai polisaccaridi e alle saponine che contiene.

Inoltre, un recente studio statunitense dell’University of Maryland Medical Center ha valutato l’impiego dell’astragalo nella cura del sistema immunitario indebolito dalla chemioterapia e dall’AIDS e, nel primo dei due casi, la pianta ha consentito di allungare le aspettative di vita riducendo altresì i tempi di ripresa dei pazienti dalla terapia.

radici di astragalo
Dell’astragalo vengono impiegate le radici che contengono polisaccaridi e flavonoidi utili contro tosse, febbre e raffreddore. ©www.holotropicherbs.es

Effetti collaterali o controindicazioni

L’assunzione dell’astragalo avviene solitamente in gocce o compresse, con la possibilità di associarlo ad altre erbe tra cui ginseng, codonopsis, eleuterococco, zenzero, echinacea e uncaria, con cui può lavorare in sinergia e potenziare il proprio effetto benefico.

L’astragalo inoltre non presenta particolari controindicazioni, se non qualche effetto collaterale come stanchezza, vertigini e leggero abbassamento di pressione che lo rendono pertanto sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento. Mentre a scopo preventivo, è controindicato anche in associazione ai tradizionali farmaci che svolgono la stessa azione immunostimolante o antivirale. Ad ogni modo, per la posologia e indicazioni sull’assunzione è bene rivolgersi al proprio medico naturopata che individuerà il trattamento più indicato per voi e il vostro distrubo.

Immagine di copertina: una pianta di astragalo nel suo habit naturale. ©www.nccih.nih.gov

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