
Schiaffo a M49. L’orso Papillon rimarrà in prigione a vita?
Il Consiglio di stato ha respinto l’appello animalista contro le ordinanze di cattura e captivazione dell’orso M49, anche noto come Papillon.
Edgar H. Meyer
Editorialista
Giornalista ecoanimalista, ho fatto dell’animalismo e dell’ambientalismo una scelta professionale e di vita. Presidente di Gaia Animali & Ambiente Onlus, portavoce di Diamoci La Zampa Onlus, presidente di Stoà-associazione per la storia e gli studi sull’ambiente. Ho lavorato nello staff dell’Assessorato al Territorio della Provincia di Milano (dal 2004 al 2009), nello staff dell’Assessorato ai Parchi del Comune di Genova (dal 2010 al 2012). Dal 2013 al 2015 ho curato le campagne di solidarity “Stop vivisection” e “Almore” (aiuto alimentare a rifugi e colonie feline) di Almo Nature. Oggi faccio parte dello staff dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale. Curo la collana “Ecoalfabeto” dell’editore Stampa Alternativa, e sono direttore della rivista Ecoideare.
Citazione preferita: “L’uomo e la Natura sono una cosa sola. Se muore la Natura, muore anche l’uomo” (Grande Alce, tribù degli Omaha)
Il Consiglio di stato ha respinto l’appello animalista contro le ordinanze di cattura e captivazione dell’orso M49, anche noto come Papillon.
Ancora una volta siamo alle prese con un video da vomito. F.R. di Anoia, Reggio Calabria, mette un video su Facebook dove palesemente e con fare criminale si diverte a maltrattare atrocemente una capretta, prendendola a morsi incurante delle sue urla di terrore e dolore.
Basta con il randagismo in Sicilia! Basta con istituzioni immobili e incapaci. Questa politica da terzo mondo non è più tollerabile.
Il rumore provocato dallo scoppio dei fuochi artificiali, dei botti e dei petardi nel pieno della notte causa enormi danni agli animali che abitano le nostre città e i nostri paesi. Danni neppure immaginati dalla maggior parte delle persone.
Con queste piccole palle di grasso il vostro giardino, il terrazzo, forse perfino il balcone si può trasformare in un’accogliente oasi urbana. Qui gli uccelli, nel freddo dell’inverno, troveranno un luogo sicuro dove rifugiarsi e nutrirsi. Magari circondati da piante, siepi, arbusti a loro graditi.
Non cadiamo nella trappola delle fake news. Spelacchio, per ragioni di gestione e conservazione forestale (quando gli alberi crescono troppo vicini l’uno all’altro rischiando di ammalarsi tutti, si decide di sacrificarne qualcuno), era già stato destinato all’abbattimento dalla Val di Fiemme.
Gaia Animali & Ambiente ha presentato un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti dalla Provincia di Trento sulla sorte dei cuccioli di dell’orsa KJ2, uccisa lo scorso agosto perché ritenuta pericolosa per l’uomo.
Gaia Lex è la nuova rete di avvocati e professionisti del diritto coordinata da Claudia Taccani che, nata per assistere gli animali in situazioni giuridiche di difficoltà, ha già prodotto denunce, pareri motivati in materia di caccia, trasporti di animali verso i macelli, interrogazioni parlamentari. Tutto per aiutarci a risolvere i problemi con i nostri amici animali.
Secondo i dati dell’Istat e di Federcaccia nel 1980 i cacciatori erano 1.701.853, il 3 per cento dell’allora popolazione italiana, nel 1990 sarebbero diventati 1.446.935, ancora più consistente il calo registrato nel decennio successivo, nel 2000 si è infatti passati a 801.835 cacciatori. Tra il 1980 e il 2016 i cacciatori italiani sono passati da 1.700.000 a 570.000. Sempre troppi.
Nel 2001 il sindaco di Bucarest decise di eliminare tutti i cani randagi. Con bastoni, catene, squadracce della morte. Diverse associazioni, tra cui Gaia, hanno un programma di aiuto per questi cani.
Durante l’inverno, otre al freddo, gli uccelli devono fronteggiare la carenza di cibo che caratterizza la stagione fredda. Ecco perché, senza volersi sostituire alle leggi di natura, è possibile aiutare gli uccellini fornendo loro una fonte di cibo.