Mara Budgen

International Editor

Tutti i suoi articoli - 20
La violenza sessuale come mezzo di repressione, è successo in Egitto

La violenza sessuale come mezzo di repressione, è successo in Egitto

Le forze di sicurezza egiziane hanno esercitato violenza sessuale per reprimere le opposizioni. Lo rivela il rapporto dell’organizzazione non governativa International Federation for Human Rights (Fidh). Questo tipo di azioni non sembra essere nuovo nel paese, dove gli arresti e le detenzioni arbitrarie si sono moltiplicati da quando l’attuale regime militare prese il potere nel 2013,

Xavier Bettel. Il primo ministro del Lussemburgo convoglia a nozze, gay

Xavier Bettel. Il primo ministro del Lussemburgo convoglia a nozze, gay

Il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, è il primo capo in carica di un paese dell’Unione europea ad aver sposato una persona del suo stesso sesso. Bettel ha preso in sposo l’architetto Gauthier Destenay proprio nel piccolo stato, il 15 maggio. Charles Michael, primo ministro belga, era presente alla cerimonia.    “Il Lussemburgo dovrebbe essere un

Girl Determined insegna alle ragazze a diventare come Aung San Suu Kyi

Girl Determined insegna alle ragazze a diventare come Aung San Suu Kyi

Duemila adolescenti del Myanmar (ex Birmania) tra i 12 e 17 anni partecipano ogni settimana agli incontri, chiamati cerchi, di Girl Determined, cioè “ragazza determinata”. Seminano e coltivano piante, fanno sport e affrontano cinque tematiche di base: imparare a prendere decisioni, migliorare l’autostima e la comprensione verso culture e religioni diverse, sostenere i diritti umani,

Due italiani tra i vincitori dei Sony world photography awards 2015

Due italiani tra i vincitori dei Sony world photography awards 2015

I primi classificati italiani dei Sony world photography awards 2015 sono Riccardo Bononi nella categoria Sport e Giovanni Troilo in Persone (People). Dopo che Turi Calafato è stato premiato nella categoria per fotografi amatoriali Mobile phone, i fotografi italiani hanno continuato a trionfare. L’annuncio dei vincitori nelle tredici categorie rivolte ai fotografi professionisti è avvenuto il 23

Phyllis Omido e gli altri eroi dell’ambiente 2015 premiati dal Goldman

Phyllis Omido e gli altri eroi dell’ambiente 2015 premiati dal Goldman

Il 20 aprile sono stati annunciati i vincitori 2015 del premio Goldman per l’ambiente, il Goldman environmental prize. È la più alta onorificenza che dal 1990 premia gli attivisti di tutto il mondo che si dedicano alla salvaguardia dell’ambiente, spesso correndo anche grossi rischi personali. Per questo viene spesso definito il Nobel per l’ambiente.  

Le donne a guardia della biodiversità in Nepal. Le foto in un reportage del Wwf

Le donne a guardia della biodiversità in Nepal. Le foto in un reportage del Wwf

Nella parte nepalese del Terai Arc, uno stretto corridoio subtropicale tra l’India e il Nepal, sono le donne a dirigere un progetto-modello di conservazione forestale e sviluppo sociale. Dal 2001 tutelano la biodiversità di un territorio dal valore naturale inestimabile, garantendo “l’integrità ecologica, economica e socio-culturale della regione”. Il programma si chiama Terai Arc Landscape

A che punto siamo con gli Obiettivi di sviluppo del Millennio

A che punto siamo con gli Obiettivi di sviluppo del Millennio

Gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, i Millennium development goals (Mdg), non sono ancora stati raggiunti. Sono stati fatti grossi passi avanti ma, a soli nove mesi dalla loro scadenza, siamo ben lontani dal loro ottenimento.     Cosa sono gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Gli Mdg sono i target più ambiziosi mai stabiliti

Le comunità locali vogliono potere, non lo spostamento forzato

Le comunità locali vogliono potere, non lo spostamento forzato

Grandi opere realizzate da governi, spesso con la partecipazione di organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale, causano lo spostamento forzato di innumerevoli comunità locali in paesi in via di sviluppo. Questi progetti vengono valutati in base ai loro fini più immediati, senza tener conto delle loro conseguenze a lungo termine. Tra cui, troppo spesso, c’è

Siria, la guerra spegne l’83 per cento delle luci

Siria, la guerra spegne l’83 per cento delle luci

Quattro anni dall’inizio del conflitto, immagini dal satellite rivelano che l’83 per cento delle luci notturne in Siria si sono spente negli ultimi quattro anni. Dato messo in evidenzia dalla coalizione #WithSyria, che unisce più di 130 organizzazioni ed individui che, senza prendere parti nel conflitto, dichiarano la loro solidarietà con il popolo siriano.